Dal primo di Marzo i cittadini della provincia di Catanzaro dovranno pagare anche i farmaci prescrivibili, verrà poi fornito loro, un modulo per richiedere all’Asl competente il rimborso per la spesa sostenuta.
Lo scopo sarà quello di tentare di salvare il deficit di bilancio del comparto sanitario calabrese? Tale manovra riuscirà a permettere un risparmio ed acquietare le pressioni del Governo?
Siamo in fermento e pronti ad affinare strategie di disamina- dichiara Marcella Rosetta- Segretaria regionale di Codici; anche nella città di Cosenza i cittadini hanno accusato il medesimo colpo ed i sentori di disagio non hanno tardato a farsi sentire agli sportelli dell’Associazione Codici dove abbiamo raccolto gli umori degli utenti che saranno costretti a subirne gli oneri. Dalle loro dichiarazioni emerge una presa di coscienza: le fasce deboli sono state colpite nuovamente per sanare le problematiche di un malgoverno protratto. I cittadini non hanno più alcuna possibilità di far valere i loro diritti. “Il disagio si palpa con mano – hanno affermato – disumano, la gente lamenta di non farcela economicamente: Non possiamo rimanere impotenti verso quella che può essere definita una sindrome viziosa collettiva ,siamo esterrefatti, reduci dall’ennesima castrazione. “Che la sanità sia una gestione completamente politica non c’è bisogno di alcuna dimostrazione matematica- commenta il Segretario nazionale di Codici Ivano Giacomelli -: è una evidenza empirica che ciascuno può verificare ogni giorno : Persistono peggioramenti drastici della qualità dei servizi già al di sotto degli standard minimi !”.
La decisione di far pagare ai cittadini anche i farmaci prescrivibili- continua Ivano Giacomelli- costituisce il riscontro oggettivo dellennesimo fallimento del governo della sanità regionale. I cittadini sperano invano in una sanità più efficiente ed invece devono continuare far fronte ad un aumento del disavanzo, ad una scarsa qualità dei servizi sempre più scadenti , ad ingiustificati aumenti della spesa sanitaria, nonostante la Regione Calabria, più volte, abbia manifestato, a parole, il proprio intento di porre rimedio a tale tragica situazione, nei fatti dimostra ancora una volta di fare il contrario penalizzando, con questa decisione, soprattutto le fasce deboli della popolazione calabrese.
Pertanto l’Associazione Codici, lancia un appello alla Regione, ai Sindaci dei comuni e all’Asp perché si attivino al fine di sventare questa ulteriore penalizzazione per i cittadini .