Morti sospette al Policlinico di Rho

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta su una ventina di gravi, presunti casi di malasanità avvenuti nell’ultimo anno e mezzo nel quinto reparto di Chirurgia generale dell’Ospedale di Rho, alle porte di Milano.

Interventi sbagliati e rifatti, senza dare adeguate informazioni ai pazienti, diagnosi sballate, operazioni fatte senza gli esami necessari, almeno un paio di morti sospette, gestione “disinvolta” dei consensi informati che i pazienti devono firmare prima di ogni operazione.
Le indagini sono state affidate al Commissario di Polizia di Rho-Pero.
Per ora il fascicolo è aperto contro ignoti, ma le ipotesi di reato sono pesantissime: lesioni e omicidio colposo, più una serie di illeciti amministrativi.
“Siamo di fronte ad un sistema sanitario disorganizzato e che rasenta il degrado.”, afferma il Coordinatore CODICI della Regione Lombardia, Dott. Davide Zanon, “Una forma di disorganizzazione che si ipotizza abbia l’obiettivo di alimentare la sanità alternativa a quella pubblica. Tra l’altro, contro la deresponsabilizzazione dei medici, ci sono proposte di legge secondo le quali Medici ed Infermieri non risponderanno più dei danni che causano ai pazienti in conseguenza di imprudenza, imperizia e negligenza, anche dal punto di vista disciplinare. Queste proposte di legge vogliono escludere anche la responsabilità per colpa grave.”
CODICI lancia l’Osservatorio “Indignamoci! Ci scippano la salute e la dignità!”: un osservatorio sui casi di malasanità causati dalla negligenza degli operatori del sistema sanitario nazionale che ha portato alla luce diffusi errori medici in Italia e in particolare nella Lombardia. Il territorio lombardo, con gli ultimi casi verificatisi negli ospedali milanesi, si presenta una Regione dalle pesanti e gravi inefficienze nel servizio sanitario pubblico.