Si è tenuta questa mattina l’udienza preliminare contro il primario di chirurgia dell’ Ospedale San Benedetto di Alatri e alcuni sanitari addetti al reparto presso il quale, tra il 22 febbraio e il 27 febbraio del 2006, è stata ricoverata e trattenuta in cura la paziente, poi deceduta al “San Camillo Forlanini” nel corso di un intervento chirurgico d’urgenza atto a tamponare la drammatica situazione venutasi a creare.
L’associazione Codici, Codici Salute e la figlia della vittima sono state ammesse come parte civile nel processo e gli imputati sono stati tutti rinviati a giudizio. La prossima udienza è prevista per il tre Giugno.
La signora era stata ricoverata presso Chirurgia Generale dell’Ospedale di Alatri con diagnosi di ammissione di “rettoragia” e con diagnosi principale di “emorragia digestiva. Nel caso in questione il Primario e alcuni sanitari addetti al reparto di Chirurgia Generale sarebbero indagati per colpa, negligenza ed imperizia consistita principalmente per il primo nel non aver controllato l’operato dei sanitari del reparto, per i secondi nel non aver disposto, in particolare, un accertamento attraverso TAC all’addome con mezzo di contrasto e comunque nel non essersi attivati con cure ed accertamenti idonei a prevenire la morte della donna”.
Il decesso è avvenuto a seguito di uno shock emorragico secondario ad un grave sanguinamento nel lume intestinale dovuto ad una fistola aorto-enterica. Sicuramente l’omissione di accertamenti, il mancato sospetto da parte dei medici della complicanza fistolosa e il praticare la TAC senza mezzo di contrasto hanno fatto sì che la problematica non venisse in tempi rapidi allo scoperto.
“Esprimiamo grande soddisfazione – commentano il Segretario Nazionale del Codici Ivano Giacomelli e l’Avv. Carmine Laurenzano, Responsabile Ufficio legale Codici – per l’esito della sentenza”.