Destano preoccupazione i dati emersi dalla prima relazione sul Numero Verde Antiusura della Provincia di Roma. Secondo le primissime stime, quella della mediazione usuraria è la nuova piaga sociale che colpisce le famiglie romane.
L’associazione Codici, proprio in questo contesto, sta seguendo due casi importanti relativi alla cessione del quinto dello stipendio, alla pensione e all’intermediazione usuraria ad essi collegati.
Diversi sono gli elementi preoccupanti che ci fanno ipotizzare la necessità di un intervento concreto sul fenomeno della mediazione usuraria che, secondo le prime rilevazioni del Numero Verde Antiusura della Provincia di Roma, si attesta al 6,25 per cento. Nel procedimento di intermediazione, Codici rileva alcune zone d’ombra come la scarsa trasparenza nei rapporti tra i consumatori e gli erogatori del credito e la natura vessatoria di alcune clausole contenute nei contratti.
Ad alimentare il fenomeno, poi, lo stato di povertà in cui versano molte delle famiglie romane e l’aumento della richiesta di prestiti. A dimostrarlo sono gli ultimi dati pubblicati dall’Eurispes: “la ripartizione della quota totale di prestiti nel Lazio è in linea con il dato nazionale (63,8% dei prestiti alle imprese, 36,2% alle famiglie consumatrici). L’incremento dei prestiti tra il 2009 e il 2010 è nettamente maggiore per le famiglie ed è cresciuto del 26 per cento. In particolare, nel 2010, a Roma i prestiti bancari alle famiglie sono aumentati del 26,7 per cento rispetto al 2009″.
Altri dati significativi sono quelli emersi proprio dalla relazione del Numero Verde Antiusura della Provincia di Roma. Il 50 per cento dei casi arrivati al Numero Verde è attinente al sovra indebitamento familiare, il 25 per cento a usura, il 12,5 per cento a questioni legate a carte revolving; il 6,25 per cento, cessione quinto; 6,25 a procedura esecutiva.
“Dati che ci portano a riflettere – commenta il segretario Nazionale del Codici, Ivano Giacomelli-. In questo contesto, Codici sta esaminando scrupolosamente numerosi contratti riscontrando varie anomalie rispetto ai costi della mediazione e agli interessi applicati con commissioni che arrivano a toccare, in alcuni casi, anche il 40 per cento”.
“Dati preoccupanti quelli evidenziati dal Codici – conclude l’Assessore alla Tutela del Consumatori e Lotta all’Usura della Provincia di Roma, Serena Visintin – che sottolineano come il reato di mediazione usuraria stia avanzando nel panorama degli illeciti. Un fenomeno in crescita a causa anche dell’aumento dei prestiti, come forma di accesso al credito. Per questo si ritiene ancora più necessaria una azione di “concertazione” e di sinergia tra le Istituzioni, le Associazioni Antiusura e tutta la rete di organi preposti alla lotta al fenomeno”.