Milano, 18 Maggio: un altro grave fatto di cronaca per una Regione che ultimamente non brilla in quanto a sicurezza, colpa della troppo numerosa presenza di episodi della criminalità organizzata.
Un cinese di 42 anni, infatti, è stato ferito in strada durante una sparatoria, forse per una rapina, a quanto dicono le informazioni ufficiali. Due italiani, padre e figlio, sono stati fermati dalla polizia. Gli uomini, residenti a Novi Ligure e colpevoli di precedenti reati contro il patrimonio, detenevano entrambi una pistola, anche se solo il padre ha esploso alcuni colpi contro la vittima.
Secondo il Codici, da sempre impegnato nella causa della lotta alla criminalità, questo fatto è di gravità sconcertante. All’interno del suo Terzo Rapporto sulla criminalità organizzata, l’Osservatorio dell’Associazione informa che sono molteplici le operazioni e le indagini che segnalano la presenza di cosche malavitose in tutto il territorio italiano. La presenza della criminalità organizzata, purtroppo, è accertata, motivo per cui è stata avviata una linea dura contro la mafia da parte delle forze dell’ordine, una lotta con il fine di interrompere la dilagante proliferazione, anche finanziaria, del tessuto mafioso e la sua capacità di riprodursi. Altro elemento emerso, che alla luce di quanto è successo oggi è di importanza essenziale, è il fenomeno della recente emergenza delle nuove mafie, costituite, appunto, dai sodalizi tra le nuove mafie e quelle già radicate nel territorio. Questi nuovi gruppi mafiosi appartengono a diverse nazionalità: sono Sudamericani, Cinesi, Romeni, Nigeriani, Albanesi.
Si ricordi, inoltre, che la presenza di associazioni a delinquere è un fenomeno storicamente presente in Lombardia, dove i criminali sono affiliati ai clan malavitosi di Campania, Calabria e Sicilia. L‘ndrangheta è presente specialmente nella parte meridionale della Lombardia nel triangolo Milano-Como-Varese. Mentre la zona orientale della Regione, soprattutto le Province di Bergamo e Brescia, sono territorio di conquista per le mafie straniere, principalmente quella albanese e quella nigeriana. Vicino al centro città si sono sviluppate invece tutte le mafie straniere come la cinese, nella zona di Chinatown, quella nordafricana, nella zona fashion di Corso Como, quella albanese e quella rumena nelle vicinanze della Stazione Centrale.
“Per questo motivo Codici – dichiara il Coordinatore Codici Regione Lombardia, Davide Zanon – invita le forze dell’ordine a non concentrarsi solamente sulla mafia italiana, che, seppur esistente, non è la sola a piagare il nostro paese. Sono infatti numerosi i gruppi esteri di criminalità organizzata che minacciano la tranquillità e la sicurezza, sia della Lombardia, che delle altre Regioni”.