Codici: piena luce sulla situazione dell’acqua a Vibo Valentia

L’associazione avvia ricorso al Tar contro le colpevoli inerzie delle amministrazioni.

L’Associazione Codici, dopo le numerose segnalazioni da parte di cittadini di Vibo Valentia, che lamentano una scarsa qualità dell’acqua e una situazione di confusione e di incertezza rispetto al suo utilizzo, in data 21.03.2011, ha inoltrato un’istanza di accesso alle informazioni ambientali relative ai dati sulla qualità dell’acqua indirizzata al Sindaco del Comune di Vibo Valentia, all’Azienda Sanitaria Provinciale, alla Regione Calabria- Assessorato ai lavori pubblici, ripartizione idriche della Regione Calabria, all’ARPACAL, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, alla Soc. Sorical. Tali predetti enti – dichiara Marcella Rosetta- Segretaria regionale di CODICI- non hanno dato all’Associazione riscontro in tempi di legge, giustificando, solo stamane la nostra richiesta, telefonicamente e con risposte, a loro dire, inviate per fax ma mai giunte all’associazione . E per tale motivazione il Codici ha avviato ricorso al Tar contro le colpevoli inerzie delle amministrazioni: “Non può esserci dubbio sull’interesse dei consumatori di conoscere lo stato della qualità dell’acqua- commenta Ivano Giacomelli- Segretario nazionale di CODICI- in considerazione della stessa storia di quel territorio e dei continui decreti di proroga sui livelli di potabilità. La scarsa qualità dell’acqua, infatti, appare confermata da un susseguirsi costante e continuo di ordinanze del Sindaco di Vibo Valentia, che hanno instillato il legittimo dubbio ai cittadini circa la reale situazione dell’ acqua erogata: si parte dall’ordinanza n. 69 del 16.08.2010 ,che vieta l’utilizzo dell’acqua domestica per uso alimentare e potabile, poi revocata con ordinanza n. 72 del 20.08.2010 , riconfermata con ordinanza n. 73 del 23.08.2010 , nuovamente revocata con ordinanza n. 74 del 25.08.2010 , ancora confermata con ordinanza n. 84 del 30.09.2010, nuovamente revocata con ordinanza n. 89 del 13.10.10, riconfermata a seguito del sequestro dei Nas del serbatoio denominato “ Tiro a segno” con ordinanza n. 1 del 04.01.11 e ribadita nell’ordinanza n. 13 del 18.02.2011 , nella quale il Sindaco richiede con urgenza l’intervento della Protezione Civile “al fine di garantire ai residenti, regolarmente e con continuità, l’approvvigionamento idrico, a mezzo di autobotti. A questo punto – prosegue Marcella – ci chiediamo per quale motivo i cittadini di Vibo Valentia debbano continuare a pagare per intero la bolletta dell’acqua. A tal proposito Codici si fa promotore dell’iniziativa: IO PAGO QUEL CHE USO, una campagna per il pagamento del giusto prezzo delle bollette dell’acqua e, invita i cittadini di Vibo Valentia alla costituzione di una delegazione sul territorio affinché si possa arrivare, insieme, ad una situazione di pagamento lecita e, annuncia azione collettiva per restituzione quota tariffa di depurazione non dovuta. Chi fosse interessato alla campagna e ad avere la consulenza dell’Associazione Codici può rivolgersi allo 0961769596 oppure inviare una e-mail: [email protected]