Energia, Codici: pompaggio idroelettrico e stoccaggio di elettricità non sono merci di scambio tra lobbies

In questi giorni fa discutere la realizzazione di infrastrutture nel settore energetico, tra cui impianti di pompaggio idroelettrico e batterie per lo stoccaggio di elettricità, interventi importanti in quanto elementi fondamentali per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

“Il nostro paese – commenta Luigi Gabriele, Responsabile Codici Rapporti Istituzionali – nonostante sia il più generoso tra i paesi UE nei contributi per le rinnovabili, è anche il paese con i maggiori problemi di assorbimento di queste energie. Ovvero la nostra rete e soprattutto il nostro sistema non è in grado di accumulare energie rinnovabili per re – immetterle in rete”.
Il deficit principale in questo settore si concentra nel sud dell’Italia dove sono concentrati il maggior numero di impianti, ma dove la rete non è adeguatamente strutturata per assorbire trattenere e distribuire l’alta quantità di energia verde che viene prodotta con il sistema eolico e solare. La realizzazione degli impianti ha innescato una vera e propria tra guerra tra le lobbies dell’energia nazionale, in quanto dietro la loro realizzazione si celerebbe un BUSINESS da cifre da capogiro. Sono di fatti le grandi aziende che operano nel mercato libero ad osteggiare la costruzione di tali impianti. In sintesi, una maggiore quantità di energia “verde” in circolazione significherebbe meno profitti per quelle compagnie che si occupano di distribuzione di energia.
Concludendo, Codici ritiene che gli impianti di stoccaggio e di pompaggio siano necessari per garantire un pieno sviluppo delle rinnovabili nel nostro paese, purché siano costruiti da soggetti terzi alla vendita e purché i costi non ricadano direttamente sugli utenti.