In questi giorni a ridosso della riapertura delle scuole, tornano alla ribalta fatti di cronaca che riguardano l’insicurezza degli edifici scolastici.
E’ recente, infatti, la notizia di un altro spiacevole episodio: in una scuola di Mestre, dopo alcuni crolli ad agosto, avrebbe ceduto il soffitto del pianoterra con cadute di pannelli e mattoni. La tragedia è stata sfiorata proprio perché i 1200 frequentanti dell’istituto si trovavano a casa a trascorrere gli ultimi giorni di vacanze.
A conferma dell’insicurezza degli edifici scolastici, rimbombano i dati diffusi dal rapporto Ecosistema Scuola 2011 di Legambiente.
Secondo il rapporto Ecosistema scuola documentato da Codici “gli interventi sugli edifici scolastici per la messa in sicurezza raggiungerebbero una percentuale ancora bassa: circa il 57% e a crescere sarebbe invece la percentuale degli edifici che richiederebbero interventi di manutenzione urgenti, ovvero il 36,10%. L‘Italia è un paese a forte rischio sismico e gli edifici che vengono costruiti secondo tali criteri sono solo il 10% circa. Gli immobili scolastici restano comunque vecchi se si pensa che dal 1990 in poi, solo il 7 % degli edifici sono stati costruiti e quelli realizzati secondo criteri di bioedilizia sono solo lo 0,39%. Riguardo la sicurezza ambientale degli edifici, dall’indagine è emerso che l’82 % ha monitorato la presenza di amianto mentre solo il 31 % ha controllato la presenza di radon nel suolo . Ad esempio nel Lazio ed in Lombardia, la percentuale registrata è rispettivamente dello 0,00% e del 14,29% di monitoraggi”.
Sulla base dei dati evidenziati, l’ Associazione Codici chiede l’intervento delle amministrazioni locali, affinché in ogni territorio si avvii un giro di vite di tutti gli edifici per attestarne la sicurezza e invita grazie alla “campagna per la sicurezza nelle scuole” genitori insegnanti e alunni a segnalare, con un commento, all’associazione Codici sul sito www.codici.org edifici fatiscenti e pericolosi e tutte le problematiche riscontrate all’interno degli edifici scolastici.