Ancora una vittoria per i passeggeri del traffico aereo difesi da Codici. Il Giudice di Pace di Bari ha accolto le richieste presentate per nove passeggeri dal Segretario di Codici Lecce Stefano Gallotta in merito ad un volo Ryanair. Grazie al lavoro dell’Associazione, la compagnia è stata condannata a 2.250 euro, oltre interessi e spese legali.
La vicenda risale al 12 novembre 2017, quando il gruppo di viaggiatori, con al seguito ben cinque minori in tenera età, si presentava puntualmente all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio per rientrare a Bari sul volo FR4886, con partenza prevista alle 21,20. Dopo una estenuante attesa, i passeggeri hanno appreso che, per cause imprecisate, il volo sarebbe partito da Milano Malpensa.
Giunti in navetta a Malpensa verso mezzanotte, i viaggiatori si sono ritrovati soli, in un aeroporto praticamente deserto a causa della tarda ora, con i punti ristoro ed esercizi commerciali chiusi, senza ricevere alcuna accoglienza e assistenza da parte del personale di terra del vettore irlandese. Preoccupati per l’assenza di informazioni sulla partenza del volo, il gruppo ha stazionato a lungo all’interno dell’area imbarchi, finché sui monitor è comparsa l’indicazione del gate d’imbarco del volo (numero 59), senza però l’orario di partenza.
Stanchi, affamati e stressati, i passeggeri si sono recati al gate, dove, ancora una volta senza alcuna assistenza, hanno atteso fino alle 2 di notte e, mentre cercavano di prenotare un albergo a Milano per non far trascorrere la notte in aeroporto ai cinque bambini, sono finalmente arrivati due assistenti Ryanair per dare inizio alle operazioni di imbarco, con il volo che alla fine è atterrato a Palese alle 4 del 13 novembre.
Arrivati a casa, i malcapitati passeggeri si sono rivolti a Codici Lecce, che, tramite il segretario Gallotta, prima ha inviato un reclamo, rimasto senza alcun riscontro, e poi si è rivolta al Giudice di Pace di Bari per ottenere giustizia. Ryanair si è costituita in giudizio, sostenendo che il ritardo era da imputarsi alle condizioni meteo particolarmente sfavorevoli, ma tale giustificazione, peraltro “non seguita da specifica decisione assunta dalle autorità responsabili del traffico aereo di chiudere il traffico”, è stata disattesa dal Giudice che, con sentenza n. 2360/2018, ha condannato Ryanair.
“La Corte di Giustizia Europea – dichiara il Segretario di Codici Lecce Stefano Gallotta – ha da tempo assimilato i diritti dei passeggeri di voli giunti in ritardo a quelli dei passeggeri dei voli cancellati, per quanto riguarda il diritto alla compensazione pecuniaria, ma solo se detti voli raggiungono la destinazione finale oltre 3 ore dopo l’orario di arrivo originariamente previsto. Gli importi dovuti variano tra 250 e 600 euro in base alla lunghezza della tratta. Inoltre, anche alle vittime dei ritardi aerei spetta il rimborso per le spese sostenute a causa del ritardo ad esempio per albergo, taxi o parcheggio”.