Anacronistica. Così l’Associazione Codici definisce la sentenza con cui la Corte di Cassazione infligge, di fatto, un nuovo durissimo colpo alla parità tra i genitori.
Tutto nasce da un ricorso di un padre separato nei confronti della ex moglie, presso la quale il minore era collocato in maniera prevalente, su pernottamento settimanale e mantenimento. Nel respingerlo, i giudici sostengono che l’affido condiviso non comporta il diritto per ciascun genitore a trascorrere lo stesso tempo con i figli.
“La sentenza della Cassazione – commenta il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – dimostra come i giudici siano sempre più schierati contro i padri separati. Stanno affossando la parità tra i genitori con decisioni fuori dal tempo. Ci vuole una legge per scardinare il muro di violenza contro i padri, il Parlamento detti le regole e limiti la discrezionalità dei giudici, perché sono sempre di più i casi in cui dimostrano di farne cattivo uso”.