Dopo l’accoglimento da parte della Corte di Appello di Roma del ricorso contro la sentenza del Tribunale di Roma, l’Associazione Codici ha deciso di lanciare un’azione collettiva per tutelare gli abbonati dell’AS Roma.
Tutto nasce dalle condizioni di contratto relative alla campagna abbonamenti della stagione sportiva 2012/2013, in particolare per quanto riguarda le partite a porte chiuse o con il campo squalificato. La Corte di Appello di Roma ha stabilito che gli abbonati devono essere rimborsati, come chiedeva Codici.
L’AS Roma ha cambiato la clausola, che nelle condizioni di sottoscrizione oggi recita così:
C) L’abbonamento non conferisce il diritto di utilizzare il posto assegnato nei recuperi delle partite sospese dopo l’inizio del secondo tempo, così come previsto nei regolamenti della FIGC. In caso di squalifica dello Stadio Olimpico di Roma, nonché di obbligo di disputare partite casalinghe a porte chiuse e/o eventuali riduzioni di capienza dell’impianto o chiusure di settori disposte per legge, regolamenti o da altro atto o provvedimento di autorità pubbliche o sportive (inclusi, tra queste, gli organi di giustizia sportiva), il titolare non ha diritto al rimborso, neanche parziale dell’abbonamento, salvo non derivino da responsabilità diretta di AS ROMA, per dolo e/o colpa grave, accertata con sentenza dall’autorità giudiziaria passata in giudicato. Le spese di trasferta, nel caso di squalifica dello Stadio Olimpico di Roma, saranno in ogni caso a carico del titolare dell’abbonamento.
“La clausola sostituita è ancora vessatoria – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – per questo motivo abbiamo deciso di avviare un’azione collettiva. Invitiamo gli abbonati dell’AS Roma ad aderire per chiedere l’inibitoria della clausola ed il risarcimento del danno per eventuali partite casalinghe disputate a porte chiuse, con settori dello stadio chiusi o con l’Olimpico di Roma squalificato”.
Gli abbonati dell’AS Roma possono contattare l’Associazione Codici telefonando al numero 06.5571996 oppure inviando un’email all’indirizzo di posta elettronica [email protected].