La scure dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si è abbattuta su Enel ed Acea.
I due gruppi sono stati sanzionati dall’Antitrust per aver abusato della propria posizione dominante nei mercati della vendita di energia elettrica, in cui offrono il servizio pubblico di maggior tutela, che sarà eliminato entro il 1° luglio 2020 con la piena affermazione di un unico mercato nazionale della vendita di energia elettrica completamente liberalizzato.
Per il gruppo Enel la sanzione supera i 93 milioni di euro, mentre per il gruppo Acea la cifra va oltre i 16 milioni di euro. Una maxi multa da 109 milione di euro, con cui di fatto l’Agcm ha recepito le segnalazioni inviate anche dall’Associazione Codici.
“Dall’istruttoria avviata dall’Agcm – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – emerge quello che denunciamo da tempo, ovvero che Enel ed Acea hanno sfruttato illegittimamente la loro posizione. I due gruppi hanno sfruttato i consensi privacy dei propri clienti per proporgli offerte mirate per farli passare al mercato libero. Una pratica scorretta che va avanti da anni, dal 2012 per Enel e dal 2014 per Acea – sottolinea Giacomelli – un’azione illegittima, considerando che nessuno dei concorrenti può fare altrettanto dove i due gruppi svolgono in esclusiva il servizio di maggior tutela. Come se non bastasse, l’istruttoria condotta dall’Agcm ha appurato che Acea Energia ha sfruttato anche informazioni privilegiate e dettagliate sull’andamento delle quote e sul posizionamento dei concorrenti nelle aree geografiche in cui svolge il servizio di distribuzione. Da due gruppi importanti come Enel ed Acea ci aspettiamo, anzi pretendiamo un comportamento ben diverso – afferma il Segretario Nazionale di Codici – prendano esempio da A2A. Anche questo gruppo è finito sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità, che però non ha riscontrato scorrettezze per quanto riguarda le condotte commerciali negli stessi mercati. Bisogna cambiare i rapporti con i consumatori – continua Giacomelli – è inaccettabile che vengano utilizzati come bancomat, in spregio anche alla privacy, per non parlare poi della qualità dei servizi offerti, che in alcuni casi andrebbero più che altro definiti disservizi. Bene ha fatto l’Agcm a sanzionare Enel ed Acea – conclude il Segretario Nazionale di Codici – adesso serve un cambio di rotta, una politica corretta e rispettosa dei consumatori, visto che con il passaggio al mercato libero si vuole voltare pagina, puntando su una concorrenza ed una pluralità di fornitori e di offerte che al momento, per alcuni gruppi, sono pura teoria”.