Le Associazioni dei Consumatori Codici – Centro per i Diritti del Cittadino, Codacons, Acu – Associazione Consumatori Utenti, Adusbef – Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Postali e Assicurativi, Assoutenti, Ausr – Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Lega Consumatori stigmatizzano le dichiarazioni, contenute in un tweet, con cui l’ex Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha definito le associazioni dei consumatori “fabbriche di polemiche inutili”.

“Affermazioni inaccettabili – sostengono Codici, Codacons, Acu, Adusbef, Assoutenti, Ausr e Lega Consumatori – un’offesa gravissima a quelle organizzazioni che quotidianamente lavorano per difendere i cittadini, con grande spirito di sacrificio ed a volte con le armi spuntate. Se le associazioni dei consumatori non hanno strumenti adeguati per tutelare i cittadini, infatti, è anche per colpa delle scelte miopi adottate dalla politica. Azioni come quella che Calenda ricorda con orgoglio, quei tagli ai finanziamenti alle associazioni dei consumatori attuati quando era alla guida del Mise. Con quell’iniziativa Calenda ha dimostrato tutto il suo disinteresse nei confronti non solo delle associazioni, ma anche e soprattutto dei consumatori. Li ha lasciati ancora più indifesi contro le ingiustizie che sempre più spesso subiscono. In molti casi, infatti, le associazioni dei consumatori sono l’ultima speranza per i cittadini di avere giustizia e tagliargli i fondi significa privare le persone in difficoltà di un aiuto prezioso. Da Ministro dello Sviluppo Economico Calenda ha perso l’occasione di apprezzare dal vivo il contributo concreto delle associazioni dei consumatori per contrastare la vulnerabilità che colpisce molte persone e intere famiglie”.