Oltre al danno, anche la beffa. C’è un aspetto che rende ancora più inaccettabili le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dall’ex Ministro Carlo Calenda. È il fatto che delle associazioni, e dei consumatoti che tutelano, molto spesso ci si ricordi soltanto quando c’è aria di voto.
“L’ex Ministro Calenda – afferma l’Associazione Codici – le ha definite ‘fabbriche inutili di polemiche’, di fatto bollandole come organismi di cui si può fare tranquillamente a meno, con una generalizzazione tanto superficiale quanto arrogante e con buona pace dei cittadini, abbandonati al loro destino. Lo dice ora, ma l’ha fatto anche da Ministro dello Sviluppo Economico, quando era concentrato più sugli interessi delle imprese che su quelli dei consumatori. Nulla di nuovo sotto il sole per un ex Confindustria, ma almeno adesso Calenda abbia la decenza di evitare uscite infelici. Fondi tagliati, scarsa attenzione: questo è il trattamento riservato alle associazioni e, di conseguenza, ai consumatori. Dicevamo, delle associazioni dei consumatori ci si ricorda solo in tempi di campagna elettorale. Concludiamo allora con un invito ed un consiglio, considerando che ci stiamo avvicinando al voto per le Europee. L’invito è alla politica: rimetta al centro del dibattito i consumatori, perché meritano più attenzione. Il consiglio, invece, lo rivolgiamo a Calenda: pensi più al suo programma e lasci in pace le associazioni dei consumatori. Il lavoro da fare di certo non gli manca, considerando che i sondaggi indicano la sua lista al di sotto del 3%”.