Un ciclone sembra aver investito Roma e, soprattutto, Ama. Nel giro di pochi giorni, l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti nella capitale è finita a più riprese sulle cronache nazionali e certamente non per buone notizie.
“Prima la bocciatura del bilancio 2017, accompagnata dalle dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari – sottolinea l’Associazione Codici – poi la revoca del Consiglio di Amministrazione da parte del sindaco Virginia Raggi ed ora le indagini della magistratura. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per concussione. Si indaga sulle eventuali pressioni illecite che avrebbero portato alla mancata approvazione del bilancio 2017. Questa mattina, invece, un blitz di Carabinieri e Polizia Locale con 23 misure cautelari per traffico illecito di rifiuti, corruzione, furto e peculato nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità nel centro di raccolta Ama di Mostacciano. Siamo pronti – annuncia l’Associazione Codici – a costituirci parte civile nell’eventuale processo, ma intanto non possiamo non esprimere forte preoccupazione per quanto sta accadendo. Sui rifiuti serve chiarezza, quella chiarezza che da troppo tempo invece risulta oscurata. Cambiano i governi, cambiano le forze politiche che guidano le istituzioni ma purtroppo il problema resta irrisolto. Ci siamo battuti per la vicenda del termovalorizzatore di Colleferro che ha funestato una città con i suoi veleni, siamo impegnati al fianco dei cittadini di Valle Galeria martoriati dall’inquinamento del territorio. Faremo la nostra parte anche per Roma. Chiediamo ad Ama e, soprattutto, al Comune un incontro urgente per fare chiarezza sulla gestione dei rifiuti. I romani hanno il diritto di sapere cosa ne sarà della loro città – conclude l’Associazione Codici – a maggior ragione in un clima segnato così pesantemente da indagini, arresti e veleni”.