Appello di Codici, Casa del Consumatore ed Aeci a Di Maio per il New Deal dei consumatori europei

Con una lettera congiunta, Codici, Casa del Consumatore ed Aeci rivolgono un appello al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in merito alla cosiddetta direttiva Omnibus.

Le tre associazioni dei consumatori invitano il Vicepremier ad assumere una posizione forte nell’ambito della discussione in corso sulla proposta di direttiva della Commissione Europea per una migliore applicazione e modernizzazione delle norme in materia di protezione dei consumatori.

“Il Consiglio Ue – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli anche a nome di Casa del Consumatore ed Aeci – è alle ultime fasi di negoziazione della sua posizione comune verso questa proposta. Abbiamo deciso di rivolgerci al Ministro Di Maio perché riteniamo molto importante che l’Italia assuma una posizione forte al fine di garantire un livello elevato di protezione dei consumatori, rafforzando l’applicazione della cosiddetta direttiva Omnibus. Le azioni risarcitorie individuali automatiche, i cosiddetti indennizzi, sono ancora un pezzo mancante della protezione dei consumatori nel nostro come in molti altri Paesi europei. Invitiamo il Vicepremier a prendere una posizione decisa in merito alle nuove disposizioni relative alle sanzioni delle Autorità di garanzia ed ai mezzi di ricorso individuali, non limitandole a condizioni specifiche, che potrebbero ostacolarne l’applicazione pratica. Un’altra sfida importante che oggi coinvolge i consumatori è quella della tutela dei loro diritti nell’era digitale. Sempre più consumatori utilizzano piattaforme online con nuovi tipi di problemi che si manifestano quasi ogni giorno. È quindi molto importante per i consumatori italiani che il Governo italiano assuma una posizione forte sulla trasparenza delle piattaforme digitali e per questo invitiamo il Ministro Di Maio a garantire che le disposizioni di trasparenza proposte dalla Commissione Europea non siano limitate ai mercati online. I consumatori hanno bisogno di una maggiore trasparenza anche quando utilizzano altri tipi di piattaforme, come i siti di confronto di tariffe, ad esempio per gas, luce o telefono, o i motori di ricerca, come Google. Inoltre, alla luce della rapida evoluzione digitale e dei nuovi modelli di business che si stanno facendo strada, chiediamo al Vicepremier di sostenere la possibilità che l’Italia ed altri stati membri mantengano o adottino in futuro norme più severe o più specifiche in questo settore. Invitiamo infine il Ministro Di Maio a non permettere che venga abbassato il diritto di recesso, che è il miglior diritto per il consumatore conosciuto nell’Ue, altrimenti si invierebbe un segnale sbagliato ai consumatori prima delle elezioni europee. Confidiamo che tutte le misure elencate possano trovare luce nella nuova normativa, il New Deal per i consumatori europei”.