Codici: aspettiamo le istituzioni in aula per il processo sull’usura a Roma

È fissata per il prossimo 15 aprile la nuova udienza del processo al clan Gambacurta, che vede alla sbarra i componenti di un’organizzazione criminale dedita all’usura ed all’estorsione nel quartiere di Montespaccato a Roma.

Pesanti le accuse, con l’aggravante dell’associazione mafiosa. L’Associazione Codici sarà in Tribunale per costituirsi parte civile, con la speranza che in aula questa volta ci siano anche le istituzioni, clamorosamente assenti all’udienza del 26 marzo scorso.

“Abbiamo scritto una lettera al Commissario Straordinario del Governo per Antiracket e Antiusura Annapaola Porzio, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed al Sindaco di Roma Virginia Raggi – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – per esprimere tutto il nostro rammarico per il fatto che non erano presenti all’udienza preliminare. Ci saremmo aspettati di vedere le istituzioni in prima fila, considerando l’importanza e, al tempo stesso, la delicatezza del processo. L’assenza delle istituzioni è un messaggio dalle conseguenze terribili per i cittadini romani, quelli onesti, quelli che credono nello Stato e si rivolgono alle forze dell’ordine, non alla criminalità, in caso di bisogno di aiuto. È un messaggio che dice: arrangiatevi, noi abbiamo altro da fare, noi non ci siamo. La nostra Associazione ha chiesto di potersi costituire parte civile nel processo, pronta a fare, ancora una volta, la sua parte nella battaglia per la legalità. L’usura, una piaga terribile che ogni anno miete tantissime vittime, anche e soprattutto nel Lazio, non si combatte con gli slogan, ma promuovendo iniziative sul territorio, aprendo punti di ascolto e di aiuto. Si combatte nelle aule dei Tribunali. Noi ci siamo sempre stati e continueremo ad esserci – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – ci auguriamo che anche le istituzioni saranno presenti alla prossima udienza, riempiendo un vuoto che altrimenti diventerebbe difficile da colmare e da spiegare”.