A seguito del blocco della navigazione dagli Usa verso Cuba, disposto dall’amministrazione Trump, la Msc ha modificato l’itinerario della crociera a bordo della Msc Armonia, sostituendo la meta determinante nella scelta della vacanza, ossia i due giorni di scalo a L’Avana, con un giorno di navigazione e una tappa a Key West alternata con Costa Maya in Messico, offrendo così un pacchetto turistico di qualità e costo decisamente inferiore rispetto a quello pagato dai croceristi.
A fronte delle variazioni peggiorative di tale itinerario, altre compagnie operanti nei Caraibi, in particolare la Royal Caribbean, hanno offerto spontaneamente ai propri clienti in partenza per tali crociere un rimborso del 50% rispetto al prezzo originariamente pattuito, oltre a uno sconto del 50% su una successiva crociera a bordo delle proprie navi, mentre Msc si è limitata a concedere un credito a bordo di 400 dollari a cabina, assolutamente inadeguato rispetto all’accaduto.
L’Associazione Codici, tramite l’apposito Sportello Whatsapp 338.4804415, sta raccogliendo numerose adesioni di chi ha prenotato la crociera per Cuba nei prossimi mesi per avviare azioni che porteranno ai dovuti rimborsi, ritenendo inaccettabile l’atteggiamento di Msc.
“Il Codice del Turismo – afferma Stefano Gallotta, Responsabile del settore Vacanze dell’Associazione Codici – riconosce espressamente, in questi casi, il diritto dei turisti alla riduzione del prezzo, a nulla rilevando la presenza di condizioni contrattuali che escludono la possibilità di rimborso parziale del prezzo, non potendo queste clausole derogare ai precetti di legge. Siamo pronti ad avviare le azioni per la restituzione del 50% del prezzo corrisposto alla Msc in tutte le sedi, trattandosi di una vacanza scelta dalla stragrande maggioranza dei turisti proprio in funzione della visita di due giorni di Cuba originariamente prevista. Peraltro, la Armonia è la nave meno moderna della flotta Msc, scelta dai croceristi solo perché era l’unica diretta a Cuba nella stagione 2019”.