A seguito delle liberalizzazioni nel settore energetico, capita spesso di dover tutelare i cittadini da richieste di pagamento illegittime relative a contratti di fornitura di energia elettrica o gas.
In questi giorni l’Associazione Codici ha inviato un reclamo a Iren Mercato S.p.a. per aver ritenuto perfezionati i contratti per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale per il signor L. P. a seguito di un semplice contatto telefonico da parte di un operatore della società, senza aver preventivamente acquisito il consenso del consumatore, in assenza della sottoscrizione e di alcuna manifestazione di consenso.
“Il 23 e 31 maggio scorsi – spiega il Responsabile di Codici Puglia Stefano Gallotta – il consumatore ha ricevuto una telefonata da un agente della Iren Mercato S.p.a., che lo informava di un’offerta, a suo dire estremamente vantaggiosa, per la fornitura di energia elettrica e gas presso la sua utenza residenziale e gli chiedeva un indirizzo di posta elettronica dove inviargli alcuni allegati utili a effettuare un confronto dei prezzi, evidenziando che all’interno di tale mail l’utente avrebbe dovuto cliccare alla voce ‘conferma indirizzo mail’ per consentire a Iren di verificare la possibilità di procedere a un eventuale subentro”.
Solo successivamente, dopo aver cliccato su tale voce, l’ignaro consumatore si è accorto che nella mail era riportato quanto segue: “la ringraziamo di aver scelto l’offerta di Iren Mercato e confermiamo di aver ricevuto in data 23/05/2019 (e 31/05/2019) la sua richiesta di contratto di somministrazione…”, senza aver potuto leggere neanche le condizioni dell’offerta e ricevuto o sottoscritto un contratto. Pur senza aver manifestato il proprio consenso e preoccupato da quanto letto nella mail, il consumatore è stato costretto a inviare immediatamente due raccomandate alla Iren per esercitare, a scopo cautelativo, il diritto di ripensamento e, nonostante ciò, pochi giorni dopo è stato contattato da un operatore del proprio fornitore di energia e gas Enel, che lo ha informato di essere divenuto cliente della Iren Mercato. Il consumatore è stato così costretto a stipulare nuovi contratti con il proprio gestore ed a rivolgersi all’Associazione Codici, che, tramite l’avvocato Stefano Gallotta, ha inviato immediatamente una lettera di contestazione alla Iren, diffidandola da addebitare qualsivoglia importo per l’illegittima procedura posta in essere e riservando di chiedere il risarcimento del danno e di segnalare l’accaduto all’Agcm che, già nel 2017, aveva sanzionato la stessa società.
“Tra i presupposti della richiesta di switching, ovvero cambio fornitore di energia elettrica o di gas, da parte della società subentrante – sottolinea l’avvocato Gallotta – vi sono l’esistenza di un contratto di somministrazione stipulato con il cliente finale e il decorso del termine per l’esercizio del diritto di ripensamento da parte del cliente finale, termine che, nel caso di specie, non era decorso, essendo state inviate le raccomandate a.r. sin dal 5 giugno scorso. La condotta posta in essere è una pratica commerciale aggressiva e scorretta, secondo quanto delineato dal Codice del Consumo, in quanto le attivazioni di forniture nei confronti dei consumatori devono avvenire in modo pienamente consapevole e trasparente, specie se precedute da uno strumento altamente invasivo della vita privata qual è il cosiddetto teleselling”.