Codici: ultimatum sull’emergenza rifiuti

Tempo scaduto. La situazione rifiuti a Roma ha raggiunto ormai il punto di non ritorno e, secondo l’Associazione Codici, dal Campidoglio deve arrivare un atto forte per fare uscire la capitale dal baratro in cui è sprofondata.

L’ennesimo allarme
Dopo la sonora bocciatura del servizio di igiene urbana da parte dei cittadini, registrata dall’Indagine sulla Qualità della vita e dei servizi pubblici realizzata dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale presentata lunedì scorso proprio in Campidoglio, dopo le ennesime dimissioni dell’ennesimo consiglio di amministrazione di Ama, arriva ora l’allarme dell’Ordine dei Medici di Roma e provincia per il rischio di un’emergenza sanitaria.

Il problema Ama
“Non sappiamo cosa altro debba succedere per spingere il Campidoglio ad affrontare seriamente la situazione – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – qui si naviga a vista, si rimanda sempre il problema. È arrivato il momento di fare i conti con la realtà e di prendere provvedimenti drastici. Lo diciamo chiaramente: o il Sindaco Virginia Raggi risolve il problema di Ama o saremo costretti ad agire per la riduzione della Tari. Non è possibile chiedere ai cittadini di pagare un servizio che in realtà è un disservizio. La raccolta dei rifiuti in strada non funziona, i cassonetti sono pieni di immondizia e quando sono vuoti sono circondati dai sacchetti della spazzatura. Non è più tollerabile”.

Le fotosegnalazioni
Secondo la legge, la Tari può essere ridotta fino all’80%. Per dimostrare il disservizio nella raccolta rifiuti è importante scattare almeno una foto a settimana che mostri i cassonetti pieni oppure circondati dai sacchetti di immondizia. I cittadini possono inviare fotografie e segnalazioni all’indirizzo email [email protected].