La conferma dei primi due casi in Italia di Coronavirus inevitabilmente fa crescere la paura per il contagio.
La nave bloccata a Civitavecchia
Una preoccupazione che ieri si è diffusa tra i passeggeri della nave da crociera bloccata per ore a Civitavecchia per due casi sospetti, risultati poi negativi. È da lì, dalla Costa Smeralda all’ancora nel porto laziale, che sono arrivate le richieste di assistenza all’associazione Codici da parte di alcuni passeggeri.
Attenzione e collaborazione
“Di fronte all’emergenza internazionale dichiarata dall’Oms – afferma il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – i disagi patiti dai crocieristi possono sembrare poca cosa. Riteniamo, però, che anche queste situazioni meritino attenzione. Immaginiamo la preoccupazione e lo stress di chi per ore è rimasto bloccato su quella nave a Civitavecchia, in attesa di notizie positive. Anche loro hanno il diritto di essere tutelati – sottolinea l’avvocato Giacomelli – e per questo ci auguriamo comprensione e collaborazione da parte di Costa”.
L’assistenza ai crocieristi
“Siamo stati contattati da alcuni passeggeri della Costa Smeralda – dichiara Stefano Gallotta, Responsabile del Settore Turismo e Trasporti di Codici – la sosta forzata nel porto di Civitavecchia ha creato disagi, oltre a provocare forti preoccupazioni. La tappa di La Spezia è stata cancellata, la nave è diretta a Savona per riprendere il suo programma di crociere. C’è, però, chi vuole interrompere la vacanza, chi ha perso voli e coincidenze a causa del lungo stop a Civitavecchia. È chiaro che questa non è più la crociera che i consumatori avevano sognato ed acquistato. Il Codice del Turismo è chiaro – spiega l’avvocato Stefano Gallotta – nei cosiddetti casi di vacanza rovinata ai viaggiatori spetta il rimborso. Ci auguriamo che i diritti dei viaggiatori vengano riconosciuti e ci aspettiamo disponibilità e comprensione da parte di Costa e di tutte le altre compagnie, nel caso dovessero verificarsi altre situazioni analoghe. Per una volta, considerando il contesto generale, evitiamo spiacevoli contrapposizioni”.
L’associazione Codici ha attivato il numero WhatsApp 338.4804415, a cui è possibile scrivere per chiedere informazioni e ricevere assistenza.