Da una parte sogni e promesse, dall’altra realtà e sacrifici. È la situazione che stanno producendo, o forse sarebbe meglio dire certificando, gli Stati generali dell’economia in corso a Roma.
Oggi è stata la giornata del Piano Colao, emblema della politica degli slogan intrapresa dal Governo, che non ha ancora prodotto nessun risultato utile a tutelare i consumatori, lasciati in balia della crisi prodotta dall’emergenza Coronavirus.
“Dal Piano Colao – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – abbiamo avuto decine e decine di buone intenzioni, ma ci aspettavamo ben altro. Pensavamo che sarebbero arrivate proposte concrete per l’immediato, visto che la task force è stata varata ad aprile per studiare le misure necessarie per la Fase 2, quella della ripartenza una volta superato il lockdown, ma evidentemente ci siamo illusi. Ad oggi, infatti, abbiamo soltanto un libro dei sogni, proposte deboli, mentre il Governo è ancora nella fase del brainstorming, come dimostrano gli Stati generali dell’economia. Il momento delle idee avrebbe dovuto lasciare spazio già da tempo a quello delle azioni per rilanciare il Paese. Si è accumulato, invece, un ritardo gravissimo, che sta costringendo i cittadini ad enormi sacrifici. Delle tutele per i consumatori non c’è traccia, sulle riforme strutturali del modello economico e dei consumi ci sono solo slogan e promesse. Come se non bastasse, dopo averla annunciata con tanta enfasi, la task force guidata da Colao è stata già archiviata dal Premier Conte. Torniamo a ripeterlo, nella speranza che qualcuno nel Governo si svegli dal torpore: servono iniziative immediate per evitare che il Paese sprofondi in una crisi irreversibile. Immettere liquidità nel sistema, prevedere tassi agevolati, ridurre la pressione fiscale, far slittare le rate dei mutui e dei prestiti. I consumatori, e con loro le famiglie, hanno bisogno di iniziative forti, rapide e concrete. Il tempo dei libri dei sogni, delle promesse e delle buone intenzioni è finito”.