Un’attesa lunga 18 mesi. È quella che dovrà sostenere chi non ha intenzione di utilizzare i voucher per viaggi, vacanze e concerti cancellati a causa del Coronavirus fino al 30 settembre. Lo prevede il decreto Rilancio, che l’associazione Codici boccia.
Attesa lunghissima e senza garanzie
“Con questo provvedimento – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – il rimborso in denaro viene prorogato di altri 6 mesi. Altro che favore a chi si è visto cancellare un volo, una vacanza o un concerto, questa è l’ennesima ingiustizia perpetrata da un Governo che non perde occasione per dimostrare il suo totale disinteresse nei confronti dei consumatori. Quali garanzie vengono fornite durante questi 18 mesi? E nel frattempo, cosa si fa? A quest’ultima domanda possiamo rispondere noi: nulla”.
Le segnalazioni dei consumatori
“Continuiamo a ricevere segnalazioni – spiega Giacomelli – di consumatori che si vedono negare il diritto al rimborso, ribadito anche dall’Unione Europea. Non solo. C’è chi lamenta anche il comportamento scorretto di alcune agenzie di prenotazione online, che trattengono le somme restituite dalle compagnie aeree. È un fatto gravissimo, che dimostra la gravità della situazione. Il Governo dovrebbe intervenire su questo, non varare provvedimenti che rendono ancora più difficile la strada verso il rimborso, che con questa proroga a 18 mesi si trasforma in un miraggio”.
L’associazione Codici ha avviato una campagna di assistenza ai consumatori sul caso voucher. Per informazioni è possibile scrivere a [email protected].