Un acquisto conveniente che svanisce in fumo al momento della consegna.

Si può riassumere così la truffa del pellet, che periodicamente fa centinaia di vittime in tutta Italia.

Lo schema della truffa

Tanti casi, accomunati da un meccanismo simile. L’azienda propone prezzi scontatissimi, il consumatore effettua l’ordine e paga in anticipo il prodotto, che però non viene consegnato, mentre la ditta diventa irreperibile. Prima il caso Ca.Ox Srl, poi quello della Eicom Srl. Per entrambi, l’associazione Codici si è attivata con un’azione collettiva che punta al risarcimento danni, segnalando la vicenda all’Antitrust. A queste due vicende nel corso del tempo se ne sono aggiunte altre, segnalate sempre da consumatori che hanno atteso invano la consegna della merce pagata.

Il caso Ca.Ox Srl

Nel novembre 2018 decine di consumatori denunciano la mancata consegna del materiale per riscaldamento acquistato presso la società Ca.Ox Srl attraverso i punti vendita dislocati nel Lazio e soprattutto tramite il sito internet www.docpellet.it. Diversi clienti si rivolgono all’associazione Codici, che segnala subito il caso all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha dato il suo verdetto, dopo aver anche consultato l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. L’Antitrust ha inflitto una sanzione amministrativa di 100mila euro alla Ca.Ox Srl per pratica commerciale scorretta, sottolineando che la comunicazione ai consumatori sull’immediata disponibilità e sugli effettivi tempi di consegna dei prodotti offerti risulta falsa ed ingannevole.

“Una prima, importante vittoria per i consumatori – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – la nostra denuncia è stata accolta dall’Agcm, che ha riconosciuto il comportamento scorretto dell’azienda. Come se non bastasse la mancata consegna dei prodotti, la Ca.Ox Srl ha anche ostacolato l’esercizio da parte dei consumatori dei diritti derivanti dal rapporto contrattuale. Non è stato dato riscontro alle richieste di recesso né a quelle di risoluzione del contratto e di restituzione del prezzo pagato, nonostante i numerosi solleciti. Siamo soddisfatti del provvedimento adottato dall’Antitrust, ma invitiamo i consumatori a non abbassare la guardia, in quanto la vicenda non è ancora conclusa e non solo perché andrà in tribunale. Come appurato dall’Agcm, gli ordini di pellet inevasi a causa di imprecise ragioni risalgono all’agosto 2018, quindi prima che il caso scoppiasse, e la pratica commerciale scorretta è tuttora in corso, visto che l’azienda non ha dato riscontro ai reclami dei clienti, tra l’altro non rispondendo nemmeno all’Autorità. Continueremo a vigilare su questa storia, pronti a fare la nostra parte anche in tribunale”.

Intanto il 18 settembre 2023 è arrivata un’importante novità. Nell’udienza tenutasi presso il Tribunale di Velletri, il Gup Emiliano Picca ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. In aula anche l’associazione Codici, impegnata come parte civile nella difesa di decine di consumatori vittime del raggiro. Il processo a carico degli imputati, tutti legati alla società, inizierà il 22 gennaio 2024.

Il caso Eicom Srl

Si tratta di un’azienda con sede a Pombia in provincia di Novara e ad Angera in provincia di Varese. Di fronte ad un’offerta particolarmente allettante, centinaia di consumatori hanno effettuato un ordine di pellet, hanno pagato, ma non hanno ricevuto il prodotto. A preoccupare i clienti, l’improvvisa chiusura dei due punti vendita e l’impossibilità di raggiungere telefonicamente l’azienda.

“Ci siamo attivati per segnalare anche questo caso all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e siamo pronti a tutelare i consumatori coinvolti. Purtroppo ci sono diverse similitudini con la vicenda della Ca.Ox Srl. C’è un’azienda che si fa notare per prezzi scontati, ci sono clienti che pagano in anticipo il prodotto e poi all’improvviso non ci sono più notizie della merce e della ditta. Siamo impegnati a seguire anche questa vicenda, ma intanto rinnoviamo l’invito ai consumatori a prestare la massima attenzione quando trovano offerte imperdibili, soprattutto se viene richiesto il pagamento anticipato”.

Il caso A Tutto Pellet

C’è l’ombra della truffa, invece, sull’azienda A Tutto Pellet, che ha capannoni a Gattinara in provincia di Vercelli. Tante le segnalazioni da parte di consumatori che hanno acquistato pellet, hanno pagato il prodotto, ma non l’hanno mai ricevuto. Una vicenda tinta di giallo, su cui è stata avviata un’azione volta all’assistenza legale dei clienti danneggiati (qui i dettagli sull’iniziativa e su come aderire).

Rischio contraffazione

Come se non bastassero la mancata consegna dei prodotti ed i rimborsi negati, si registrano anche problemi con la contraffazione. È di luglio 2022 un’importante operazione della Guardia di Finanza. Qui la notizia.

Info e assistenza

I consumatori rimasti vittima della truffa del pellet possono inviare segnalazioni o richiedere assistenza all’associazione Codici.

L’associazione Codici può supportarti, non esitare a contattarci!
Per informazioni scrivere a [email protected]
Telefono 06.55.71.996