Si è concluso con il successo dell’associazione Codici e dei pendolari il procedimento avviato dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti nei confronti di Trenord.
La sanzione dell’Autorità
Si tratta di controlli finalizzati alla verifica del rispetto dei diritti dei passeggeri, soprattutto quelli con mobilità ridotta, e del corretto riconoscimento del diritto all’indennizzo in materia di abbonamenti e, più in generale, a livello di tempistiche. Avviato nel dicembre scorso, l’intervento ha prodotto una sanzione di 30mila euro nei confronti dell’azienda.
Disservizi, disagi e risarcimenti
“Abbiamo preso parte al procedimento – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed abbiamo portato all’attenzione dell’Autorità i disagi e le segnalazioni dei viaggiatori. Accogliamo, quindi, con soddisfazione l’esito delle verifiche, che confermano quanto da noi denunciato. Alla base della sanzione, infatti, c’è il mancato adeguamento da parte di Trenord ad alcune misure molto importanti della delibera numero 106/2018. Nello specifico, una riguarda il rimborso e l’indennizzo dei viaggiatori con disabilità o mobilità ridotta per il biglietto acquistato per una corsa indicata come fruibile per loro e resa, invece, con materiale non idoneo oppure sostituita con autoservizio sostitutivo o integrativo non accessibile o non idoneo. Un’altra misura, invece, è riferita al riconoscimento ad un indennizzo adeguato per i titolari di un abbonamento che incorrono in un susseguirsi di ritardi o soppressioni. Infine, la terza misura contestata riguarda il riconoscimento ai titolari di abbonamento mensile o annuale un indennizzo per ciascun mese in cui un numero di treni pari o superiore al 10% di quelli programmati subisca un ritardo superiore a 15 minuti o venga soppresso. L’indennizzo è pari al 10% dell’abbonamento mensile e a 1/12 del 10% dell’abbonamento annuale. Naturalmente per noi non finisce qui. Stiamo, infatti, predisponendo una diffida inibitoria nei confronti di Trenord”.
I diritti dei viaggiatori
“Da tempo denunciamo le condizioni di viaggio dei pendolari – afferma Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia – e la mancanza di risarcimenti certi a fronte dei continui disagi. L’indennizzo è contemplato solo in extremis per accontentare un viaggiatore infuriato e non è erogato con le reali finalità inserite nella Carta dei Servizi: riconoscere il disagio patito dal viaggiatore-consumatore e i suoi diritti in quanto trasportato. Ci auguriamo che la sanzione inflitta dall’Autorità segni l’inizio di un nuovo percorso da parte di Trenord, finalmente attenta alle esigenze dei pendolari, e che serva anche da monito a Regione Lombardia, che forse affida un servizio così importante nella nostra comunità un po’ troppo alla leggera, senza dare vera importanza alle esigenze dei pendolari”.
L’associazione Codici è sempre pronta a raccogliere le segnalazioni dei pendolari.