Esposto alla Procura della Repubblica affinché venga fatta chiarezza sulla tragica morte a Palermo della mamma di 39 anni insieme al suo bambino dopo un parto cesareo d’urgenza.
In azione per la verità
È l’iniziativa intrapresa dall’associazione Codici, da sempre impegnata in campo sanitario per tutelare i diritti dei cittadini e combattere i casi di malasanità. “Il nostro primo pensiero va ai familiari – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ai quali esprimiamo tutto il nostro cordoglio. Quella che sarebbe dovuta essere un’immensa gioia, la nascita del secondo figlio, si è trasformata in un’immane tragedia. Ci uniamo alla richiesta di verità. È doveroso fare luce su quanto accaduto. Ci sono delle domande a cui bisogna dare delle risposte”.
La tragedia
Arrivata venerdì scorso alla Clinica Candela per partorire, dopo un lungo ricovero ed un cesareo d’urgenza, la donna è stata trasferita all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. Una corsa inutile, perché la mamma e il neonato non ce l’hanno fatta.
Le spiegazioni della clinica
“Le dichiarazioni e le rassicurazioni arrivate da un legale della Clinica Candela – afferma Giacomelli – naturalmente non possono bastare. Non è sufficiente archiviare un fatto del genere come evento imprevisto e imprevedibile. Bisogna andare a fondo, fare chiarezza su questa tragedia ed è quello che faremo, perché i familiari hanno il diritto di conoscere la verità, di sapere se è stato commesso un errore e, nel caso, sapere chi ha sbagliato e perché”.