Di tutto, di più. È quanto succede ai consumatori, sempre più spesso protagonisti di disavventure ai limiti del paradossale.
Lo dimostra la storia, paradigmatica, relativa ad un acquisto online. Acquistato uno smartphone su un noto sito, il consumatore registra la spedizione del prodotto nei giorni successivi e nell’arco di circa una settimana riceve la consegna. E qui nasce il primo problema. Nonostante la richiesta fatta al corriere di attenderlo per poter verificare il pacco, il consumatore lo ritrova incustodito davanti all’ingresso della sua abitazione. Un comportamento poco serio, ma il peggio deve ancora arrivare. All’apertura del pacco, infatti, al posto dello smartphone trova un libro, che non aveva ordinato. Contattato il Servizio Clienti del portale web, il consumatore viene invitato ad effettuare la procedura di reso per ottenere il rimborso di quanto pagato, perché nel frattempo il prodotto era andato esaurito. Completato l’iter, riceve un’e-mail in cui gli comunicano l’impossibilità di procedere con il rimborso in quanto il prodotto restituito non era lo smartphone acquistato. Situazioni del genere, purtroppo, non sono rare ed in questi casi il consiglio è quello di non arrendersi, perché ci sono diritti da rispettare.
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