Ci sono due modi per estinguere anticipatamente il mutuo, ovvero prima della sua scadenza naturale.
Le soluzioni
Il primo è l’estinzione parziale, il secondo è l’estinzione totale. Prima di tutto, però, è importante avere il quadro chiaro della situazione.
Il capitale residuo
Prima di procedere all’estinzione del mutuo, bisogna chiedere alla banca i conteggi estintivi. Al momento della stipula del mutuo, nel piano di ammortamento che si riceve è riportato il capitale residuo, calcolato al pagamento di ogni rata. Nel momento in cui si decide di estinguere il mutuo, l’istituto calcola le quote giornaliere e indica quanto deve essere pagato. Già su questo aspetto è possibile chiedere una verifica al fine di accertare che la richiesta dell’istituto sia corretta.
Estinzione parziale o totale
Una volta chiarito il quadro della situazione, si può procedere con l’estinzione del mutuo. Scegliendo quella parziale, viene restituita alla banca una parte del capitale residuo e, di conseguenza, viene ridotta la parte restante, con l’importo delle rate mancanti che diminuirà. Con l’estinzione totale, invece, si cancella il mutuo.
Quanto mi costa
Per i mutui stipulati dal 2007 non sono previste commissioni o penali per le operazioni di estinzione, sia quella parziale che quella totale. Prima di quella data, invece, è bene sapere che venivano applicate delle percentuali. Sono previsti dei limiti per queste penali, che variano a seconda del tipo di tasso, della data della stipula e dell’anzianità del finanziamento. Nel caso di problemi con il rispetto di questi parametri, è possibile fare ricorso all’Arbitro Bancario e Finanziario. Un’azione che rientra tra i diritti del consumatore, che può contare sull’assistenza degli esperti, anche per chiarire la questione del tasso applicato, variabile, fisso oppure misto.