Agire con tempestività e non arrendersi. È il consiglio che arriva dall’associazione Codici in merito alle truffe bancarie.
“Una piaga connessa all’utilizzo sempre più diffuso dei sistemi di pagamento online”, ha sottolineato l’avvocato Carmine Laurenzano su Radio Cusano nel corso dell’intervista di Livia Ventimiglia per la trasmissione Tutto in Famiglia (qui il podcast dell’intervista).
“All’apparenza lo schema di queste truffe sembra semplice – ha dichiarato Laurenzano – ma non bisogna prendere la cosa alla legge, perché il sistema adottato dai malviventi invece dimostra che non è un raggiro banale, anzi. Spesso, infatti, le vittime ricevono comunicazioni da numeri telefonici che hanno salvato in rubrica con il nome della propria banca e che richiamano al proprio istituto di credito. Un sms di allerta, una telefonata di un finto operatore bancario e ci si ritrova con migliaia di euro che sparicono dal conto. Cosa fare in questi casi? Innanzitutto bisogna agire tempestività. È fondamentale avvertire subito l’istituto bancario attraverso i canali istituzionali, comunicati attraverso il sito o le app, e effettuare una denuncia ai Carabinieri con cui si disconosce l’operazione. Le banche a volte scaricano però la responsabilità sui consumatori, dicendo che hanno autorizzato un’operazione che risulta corretta e quindi negano il rimborso. In questo caso vengono in aiuto gli strumenti giudiziari di tutela, come il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario”. Un’azione, quest’ultima, portata avanti con successo dall’associazione Codici in un caso che si recentemente è risolto positivamente (qui la vicenda).