Nuovo capitolo della vicenda relativa all’inchiesta della Procura di Frosinone nei confronti di ex vertici di Acea Ato 5, ex dirigenti e revisori della società accusati di frode nelle pubbliche forniture, turbativa d’asta, peculato e ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza.
Prima udienza in Tribunale
Questo pomeriggio, presso il Tribunale del capoluogo ciociario, si è svolta l’udienza preliminare, che si è conclusa con un rinvio al 15 novembre. In aula anche l’associazione Codici, che ha avviato un’azione per tutelare gli utenti del servizio idrico. Un’iniziativa a cui è ancora possibile partecipare.
Bollette salate
“I reati contestati sono pesanti – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – sarebbero stati gonfiati i bilanci nel periodo che va dal 2014 al 2017, un’accusa che si commenta da sola. È evidente che gli utenti devono essere tutelati ed il modo per farlo è risarcirli. Questa è la nostra richiesta, perché è chiaro che i conti non tornano e non è possibile che a pagare siano i consumatori, già costretti a fare i conti con un servizio che a volte risulta essere più che altro un disservizio”.
Azione per il risarcimento
In attesa della prossima udienza, fissata come detto il 15 novembre, è ancora possibile unirsi all’azione avviata da Codici per richiedere il risarcimento delle somme pagate in più rispetto a quanto dovuto, costituendosi parte civile. È possibile contattare l’associazione per richiederne l’assistenza legale telefonando al numero 06.55.71.996 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail [email protected].