Casi sospetti di malasanità, esposti di Codici per fare chiarezza

La tutela dei diritti dei malati è tra le azioni portate avanti da anni dall’associazione Codici. 

Rientrano in questa ottica le iniziativa intraprese in questi giorni da Codici, con una serie di esposti presentati alle rispettive Procure di competenza affinché venga fatta piena luce su alcune vicende tanto dolorose quanto poco chiare. È il caso della morte improvvisa di una ragazza di 28 anni di Alzano Lombardo dopo era stata dimessa dal Pronto Soccorso (qui la notizia e la nota dell”associazione), del decesso di un uomo di 78 anni di Agropoli dopo mesi trascorsi tra ospedali e centri riabilitativi (qui la notizia e la nota dell’associazione), della morte di una donna leccese di 62 anni ricoverata per dieci giorni in ospedale in attesa di un esame (qui la notizia e la nota dell’associazione).

“Tra i compiti della nostra associazione – spiega Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – c’è anche quello della tutela dei diritti dei malati. Un’azione che portiamo avanti da anni, occupandoci anche di casi di malasanità, che non sono così rari come si vuol far pensare. In questo periodo segnato dall’emergenza Covid se n’è parlato di meno, ma questo non significa che la situazione sia migliorata. Non sappiamo se i casi citati siano malasanità, di sicuro sono vicende drammatiche che presentano degli aspetti poco chiari su cui riteniamo doveroso fare chiarezza. Ed è per questo che abbiamo presentato gli esposti”.

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