Truffa a lieto fine per un risparmiatore della provincia di Cosenza, assistito con successo dall’associazione Codici.
La trappola in un SMS
Si tratta di un nuovo caso di spoofing, tecnica utilizzata dai malviventi per inviare alla vittima un SMS che sembra provenire dalla propria banca, ma che in realtà è falso e serve a mettere in contatto l’utente con uno dei componenti della banda, così da far scattare il raggiro. Nella vicenda in questione, che risale all’agosto scorso e che in questi giorni ha trovato una conclusione positiva, il risparmiatore ha ricevuto un messaggio sul cellulare all’apparenza riconducibile al suo istituto, Ing Direct, in cui veniva avvisato di un tentativo di truffa in corso, è stato invitato a seguire alcuni passaggi per mettere al sicuro il conto e così facendo ha innescato la truffa. Una serie di operazioni che hanno fruttato un bottino di circa 3mila euro ai truffatori, somma che il risparmiatore è riuscito però a riavere indietro.
Proteggere i dati personali
“Preoccupato per il pericolo di perdere dei soldi – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e sotto pressione per l’ansia di dover agire in fretta, il risparmiatore è caduto nella trappola, ingannato da un messaggio che sembrava in tutto e per tutto provenire dal proprio istituto. Le tecniche utilizzate dai truffatori sono sempre più sofisticate ed in costante evoluzione, ormai è una rincorsa continua a trovare un nuovo termine per descrivere il nuovo raggiro. Quello che non ci stancheremo mai di ripetere è che non bisogna fornire dati personali tramite SMS, e-mail o al telefono, anche quando veniamo informati di una truffa in corso. È importante mantenere la calma, anche se non è facile perché si è assaliti dalla paura di perdere i propri risparmi, ed assicurarsi che l’avviso ricevuto sia vero, contattando la banca”.
Il rimborso
Tornando al risparmiatore calabrese, grazie all’intervento di Codici, che ha avviato un’azione legale disponendo un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, è riuscito a riavere la somma che temeva di aver ormai perduto. “Nei giorni scorsi – afferma Giacomelli – abbiamo ricevuto la comunicazione da parte di Ing Direct che era stato disposto il rimborso per il cliente. Siamo ovviamente soddisfatti di questa vittoria, anche perché sancisce ancora una volta un principio a nostro avviso fondamentale: i risparmiatori sono vittime delle truffe e non complici, dunque devono essere tutelati”.