Con un esposto alla Procura, l’associazione Codici ha deciso di intervenire in merito all’operazione che ha visto protagonisti nei giorni scorsi i Carabinieri del Nas di Bari, congiuntamente ai Nas di Napoli, Taranto, Foggia, Campobasso e Salerno, con il supporto dei Comandi Provinciali.
L’intervento dei Nas
I militari dell’arma hanno eseguito 9 decreti di perquisizione, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, a carico di imprenditori e dipendenti di aziende ittiche. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di contraffazione di sostanze alimentari, frode nell’esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine, distribuzione di alimenti nocivi e lesioni personali.
Intossicazione alimentare
“Una bruttissima vicenda – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché le indagini sono scattate a seguito dell’intossicazione alimentare patita da decine di persone che avevano consumato tonno a pinna gialla. Alcuni sono stati anche ricoverati in ospedale. Tutto questo perché prima di immetterlo in commercio, il prodotto veniva decongelato e adulterato con sostanze non consentite, al fine di esaltarne l’aspetto ed il colore. Abbiamo deciso di intervenire per tutelare i consumatori, che hanno visto mettere a rischio la propria salute per questioni economiche, per ragioni di mercato. Quanto accaduto è gravissimo ed è l’ennesimo campanello d’allarme relativo alla contraffazione in campo alimentare”.
Il pericolo contraffazione
L’associazione Codici è impegnata nella tutela dei consumatori anche nel settore della lotta alla contraffazione, in tutte le sue declinazioni, compresa quella del settore alimentare. L’invito è quello di prestare la massima attenzione ai prodotti che si acquistano e in caso di dubbi o, peggio ancora, di problemi, come quelli di salute accusati da chi ha mangiato il tonno adulterato scoperto dai Nas, di segnalare e denunciare.