A Terni un’azione per gli abbonati alle Piscine dello Stadio.

La chiusura improvvisa

Una storia ingarbugliata, fatta di annunci e promesse, di intoppi e, come purtroppo spesso accade in questi casi, di svantaggi per i consumatori. Centinaia di abbonati hanno perso i loro soldi in seguito alla chiusura improvvisa dell’impianto nel gennaio 2022, in quanto, come scritto in un avviso affisso all’ingresso della struttura dalla società che all’epoca aveva in gestione l’impianto, era venuto meno il sostegno delle istituzioni. Nell’estate 2022 le Piscine dello Stadio hanno riaperto parzialmente le attività, ma il nodo dei rimborsi è rimasto. Da qui l’azione dell’associazione Codici per tutelare chi non ha potuto utilizzare il pacchetto sottoscritto e non ha riavuto quanto speso.

La segnalazione a Corte dei Conti e Anac

Oltre che a cercare il dialogo con il Comune di Terni, la questione è stata portata all’attenzione della Corte dei Conti. Alla base di questa iniziativa c’è il rinnovo da parte del Comune della convenzione con la società che gestisce l’impianto. Un comportamento ritenuto scorretto. La società, infatti, a quel momento non aveva ancora rimborsato gli abbonati. Della vicenda è stata interessata anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione. L’articolo 27 del contratto di appalto stipulato tra il Comune di Terni e la società Piscine dello Stadio Srl prevede la possibilità per il concessionario di subconcedere la gestione dell’impianto, pur rimanendo responsabile in solido nei confronti dell’utenza. E questo è quanto è avvenuto. L’impianto, infatti, è passato alla Piscine dello stadio fitness & wellness, società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata. I problemi sono sorti quando quest’ultima prima ha cessato la gestione della struttura e poi è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Terni. Quanto previsto dall’articolo 27, però, è rimasto su carta. La società subappaltatrice non ha provveduto con i rimborsi, mentre né il Comune di Terni né la società concessionaria hanno garantito agli abbonati che il servizio promesso, e pagato, sarebbe stato erogato. Non solo. Invece di agire nei confronti della società Piscine dello Stadio Srl per quanto fatto finora, a luglio il Comune di Terni ha individuato con la stessa un nuovo subconcessionario per la gestione della piscina scoperta. Gli utenti sono rimasti inascoltati. Nessuno ha provveduto a tutelarli a fronte dei disservizi subiti. Per tutti questi motivi il caso è stato segnalato anche all’Anac.

In azione per i rimborsi

C’è stato anche un tentativo di trovare una soluzione parziale al problema. È stata avviata una campagna di recupero dei vecchi abbonamenti sottoscritti, riconoscendo il 100% del valore di quello non goduto, a fronte di un nuovo abbonamento dello stesso tipo assimilabile. Una sorta di voucher, che ovviamente non basta a risolvere la questione, perché è una soluzione che non è detto vada bene a tutti. Bisogna tutelare tutti gli abbonati, anche quelli che non vogliono sottoscrivere un nuovo pacchetto. L’azione promossa dall’associazione Codici punta a tutelare chi non ha potuto utilizzare l’abbonamento sottoscritto per le attività sportive presso le Piscine dello Stadio di Terni a causa della chiusura dell’impianto.

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