L’associazione Codici sta seguendo con interesse gli ultimi sviluppi della vicenda Cazoo.
Ascesa e declino di Cazoo Italia
L’azienda attiva nel settore della rivendita online di auto, diventata famosa anche grazie all’importante campagna pubblicitaria che ha visto comparire il suo marchio sulle maglie di diversi club di calcio europei, è al centro delle cronache per le sue attività in Europa, Italia compresa. Nel gennaio scorso Cazoo ha acquisito Brumbrum, startup italiana che vendeva auto usate o a chilometro zero e proponeva anche noleggio a lungo termine, tutto online. Brumbrum è diventata Cazoo Italia, nell’ambito del piano di espansione del gruppo fuori dai confini del Regno Unito. Tempo pochi mesi, però, ed a settembre la società è stata chiusa, con il conseguente licenziamento dei dipendenti.
L’arrivo di Stellantis e il ritorno di Brumbrum
È di questi giorni una notizia che apre uno spiraglio nella gestione del gruppo e, di conseguenza, dei clienti, motivo dell’interesse di Codici. Stellantis, tramite la controllata Aramis Group, ha annunciato l’acquisizione di Cazoo Italia, che torna ad essere Brumbrum. “Non vogliamo entrare nelle dinamiche di questa vicenda – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ma ovviamente non rimaniamo indifferenti agli effetti di questa notizia in termini occupazionali, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. Il nostro interesse, come associazione impegnata nella tutela dei diritti dei consumatori, è rivolto alle conseguenze per i clienti. Diciamo questo perché Brumbrum prima e Cazoo poi hanno puntato molto sulla rapidità delle consegne. Tempi non sempre rispettati, come nel caso che stiamo seguendo e che crediamo non sia isolato. Ci auguriamo che questa operazione segni non solo il rilancio della società, ma sani anche la situazione negativa ereditata”.
Un passato da sanare
“Stiamo assistendo una signora – afferma Marcello Padovani, avvocato di Codici – che dopo oltre un anno di attesa si è vista annullare il contratto che aveva stipulato per il noleggio di un’auto. Prima ci sono stati dei rinvii da parte di Brumbrum, poi si è arrivati alla risoluzione unilaterale del contratto. L’acconto è stato restituito, e ci mancherebbe altro, ma resta il fatto che una cliente ha dovuto aspettare più di un anno la consegna di un veicolo che avrebbe dovuto ricevere entro 30 giorni come da contratto ed anche invano, perché alla fine è stato tutto annullato. Non ci interessano le cause. In questo settore negli ultimi tempi si parla di difficoltà nelle vendite a causa della carenza di componenti elettronici. Potrebbe essere dipeso anche da una difficoltà nell’evadere una mole di ordini diventata notevole o, ancora, dal fatto che magari la strategia di promettere consegne in tempi rapidissimi è stata un po’ avventata”.
Risarcire i clienti danneggiati
“Ripetiamo, non ci interessa il perché – conclude Padovani –. Quello che ci preme è tutelare chi, come la signora che stiamo assistendo, ha stipulato un contratto con Brumbrum, ma anche con Cazoo, e ha avuto problemi con la consegna e quindi deve essere risarcito per i disagi subiti. Ci permettiamo un piccolo consiglio per i nuovi proprietari del gruppo: è giusto guardare al futuro, ma non bisogna dimenticare o ignorare il passato. Tra le cose ereditate potrebbero esserci casi come quello che stiamo seguendo. Avviare azioni a tutela dei clienti, vecchi e nuovi, sarebbe sicuramente il modo migliore per riconquistare la fiducia del pubblico, che è stata inevitabilmente scalfita dagli ultimi eventi”.
Segnalazioni e assistenza
Chi ha avuto problemi con l’ordine effettuato, sia per l’acquisto che per il noleggio, con Brumbrum o Cazoo può rivolgersi all’associazione Codici, che sta raccogliendo le segnalazioni dei clienti.