Due azioni per sanare una grave irregolarità.
Il caso dei parcheggi
Sono le richieste che l’associazione Codici, tramite la delegazione Umbria, rivolge al Comune di Terni. La questione non riguarda il rimborso degli abbonati alle Piscine dello Stadio di Terni, vicenda su cui è stata promossa una class action tutt’ora in corso, ma la gestione delle strisce blu.
La gestione del servizio
“Nel maggio scorso – spiega Massimo Longarini, Segretario di Codici Umbria – abbiamo inviato una richiesta di accesso agli atti al Comune per verificare le ultime iniziative adottate per quanto riguarda le strisce blu. In particolare, abbiamo chiesto al Comune di poter visionare il contratto stipulato con Terni Reti, la società privata che ha in appalto il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento, così da poterne valutare la legittimità e l’efficacia. A nostro avviso, infatti, siamo di fronte ad un’irregolarità. Dopo mesi di attesa, ci è stata messa a disposizione una documentazione non esaustiva: non abbiamo potuto prendere visione della delibera di Giunta Comunale relativa alle tariffe applicate, non ci è stata consegnata una relazione della situazione attuale e, soprattutto, dal materiale emerge l’assenza dei requisiti previsti dall’articolo 7, comma 8 del Codice della Strada”.
Cosa prevede il Codice della Strada
“Questo articolo – sottolinea Longarini – stabilisce che qualora il Comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. In sostanza, quando si istituisce un’area di sosta a pagamento, il Comune deve predisporre un numero adeguato di aree in cui la sosta è gratuita. Inoltre, in caso di multa per mancato o insufficiente pagamento della tariffa oraria e di ricorso in cui si contesta l’inesistenza o l’inadeguatezza delle strisce blu, l’onere della prova relativa a questi obblighi ricade sul Comune e senza la prova, la multa deve essere annullata”.
Le richieste al Comune
“È per tutte queste ragioni – conclude Longarini – che chiediamo al Comune di Terni di provvedere immediatamente a sospendere la riscossione delle somme richieste per il parcheggio nelle strisce blu, spiegarne i motivi alla cittadinanza e restituire gli importi finora riscossi, anche tramite le sanzioni. Stiamo valutando una class action per tutelare i cittadini, che possono rivolgersi ai nostri Sportelli per ricevere chiarimenti sulla situazione dei parcheggi a pagamento a Terni”.