Codici Sicilia: “Nonostante un contatore spento, un utente riceve la fatturazione di consumi mai effettuati”

Contatori di energia elettrica che registrano consumi mai effettuati.

Non solo rincari

È questo il caso affrontato Giovanni Riccobono, Responsabile delle Sportello Energia di Codici Sicilia per la Sicilia occidentale, che dietro la segnalazione di un cittadino di Vittoria ha approfondito la questione che assume ancora più rilevanza in un periodo in cui i consumatori devono fare i conti con il caro bollette, contratti non richiesti e disservizi vari.

Guasto al display

“Nello specifico – dice Riccobono – l’utente ha anche segnalato il guasto del display del contatore, ragione per cui non poteva avere riscontro dei consumi realmente effettuati”. Per questa ragione il Responsabile dello Sportello Energia di Codici ha richiesto al distributore di zona i consumi “quartorari” ossia i consumi effettuati ad intervalli di 15 minuti dall’utenza. Si tratta di consumi che i nuovi contatori elettronici “open meter” sono in grado di rilevare. “E qui è emerso un fatto inspiegabile: nel riepilogo dei consumi del mese di Dicembre 2021 erano presenti consumi inerenti ad alcuni giorni di Dicembre 2022, ossia di un anno dopo. Ciò non può e non deve accadere – spiega Riccobono – perché si tratta di un sistema informatico ove ha accesso solamente il distributore e sui dati estrapolati da esso successivamente avviene la fatturazione dei consumi da parte delle società di vendita. Dati sui quali non avviene una verifica da nessun soggetto terzo e neutrale e quindi non possono accadere simili fatti”.

Il contatore spento che registra consumi

Poi il fatto che desta maggiore perplessità. Il cittadino, che utilizza la casa soltanto nel periodo estivo come abitazione di villeggiatura, aveva spento il contatore nei mesi invernali e primaverili. “Nonostante ciò l’utente si è visto fatturare dal proprio fornitore consumi reali per un totale di 31 kWh tra Febbraio e Maggio 2022. Si tratta di cifre modeste ma sembrerebbe che quei consumi effettivamente non ci siano stati in quanto l’interruttore del contatore era sulla posizione “off”. Anche in questo caso i dati di misura sono stati trasmessi al fornitore dal distributore competente”, continua Riccobono.

L’intervento della Camera di Commercio

Così l’utente ha provveduto ad effettuare un esposto alla Guardia di Finanza con il quale si chiede di fare piena luce su quanto accaduto e ha chiesto un sopralluogo con la Camera di Commercio in qualità di organo di vigilanza, per verificare che tutta la documentazione del contatore installato rispetti le normative vigenti. La Camera di Commercio ha eseguito un sopralluogo in contraddittorio con la società di Distribuzione, in presenza dell’utente e di CODICI Sicilia. Nell’incontro è stata richiesta tutta una serie di documentazione che descrivesse le procedure che la società di distribuzione avrebbe dovuto effettuare per rilevare il corretto funzionamento del contatore e i consumi reali. Questa documentazione non è stata esibita dai tecnici della società di distribuzione e quindi il sopralluogo si è chiuso con la richiesta formulata dalla Camera di Commercio alla società di distribuzione di consegnare la documentazione richiesta. L’Ente Camerale ha inoltre segnalato al Ministero dello Sviluppo Economico quanto accaduto.

Caso simbolo

“L’aumentato costo dell’energia – chiosa il segretario regionale di Codici Sicilia Manfredi Zammataro – ha avuto un impatto fortissimo su famiglie e imprese e proprio per questo serve vigilare e segnalare anomalie, pretese illegittime da parte dei distributori e occorre chiarezza perché l’utente finale deve poter pagare i consumi effettivamente posti in essere e rilevati secondo le leggi e in piena trasparenza. Questo è un caso simbolo – conclude Zammataro – e occorre trasparenza e chiarezza sui consumi e sulle modalità di rilevazione. Andremo fino in fondo per ottenere risposte”.

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