Con un esposto alla Procura della Repubblica competente, l’associazione Codici è pronta a fare la sua parte nel nuovo caso di usura che ha scosso il territorio romano.
I reati contestati
Si tratta, nello specifico degli arresti eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Velletri in vari comuni della provincia di Roma. Quattro le persone finite in carcere, altrettante ai domiciliari, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione nonché di spaccio di sostanze stupefacenti. I reati di usura vengono contestati anche ad altri tre soggetti, indagati in stato di libertà, due partecipi all’associazione ed uno per un singolo episodio di usura.
Oltre 50 vittime
“Un plauso agli inquirenti – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – per un intervento così prezioso, come testimoniano i numeri”. Le vittime del sodalizio, che imperversava tra Castelli Romani, Ardea, Santa Marinella e Roma, sono ben 58. Si tratta di commercianti, piccoli imprenditori ed operai. In alcuni casi i tassi di interesse superavano il 900% del credito erogato.
L’importanza di denunciare
“Questa nuova ondata di arresti, che ancora una volta coinvolge Roma e la sua provincia – aggiunge Giacomelli – è l’ennesima dimostrazione del livello di allarme che è stato raggiunto. Siamo pronti ad essere in aula per difendere le vittime, come fatto in altri processi. Con l’occasione, rinnoviamo l’invito a chi finisce in mano agli strozzini di denunciare. Non è facile, ma è l’unica strada percorribile”.