Strage di Cutro, Codici propone l'istituzione di un Forum permanente europeo sui migranti - CODICI | ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI

Strage di Cutro, Codici propone l’istituzione di un Forum permanente europeo sui migranti

Con una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’associazione Codici interviene sulla strage dei migranti che si è consumata al largo delle coste crotonesi, formulando una proposta che riguarda la Calabria e coinvolge l’Europa.

Situazione drammatica 

“La tragedia di Crotone – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –ripropone in maniera drammatica il tema dell’emergenza migranti. A gran voce sono state chieste, per anni, riforme che permettessero di dare risposte efficaci a questa situazione. Nonostante impegni e promesse, non si è mai riusciti ad avviare iniziative in grado di debellare e sconfiggere la tratta dei migranti, né attraverso un intervento legislativo europeo né tramite la sottoscrizione di accordi programmati tra tutti gli Stati europei per garantire rotte sicure a chi fugge da guerre e povertà. Non solo. I soccorsi in mare sono diventati ancora più complicati”.

La risposta di Crotone 

“Quanto avvenuto al largo delle nostre coste – afferma Elio Nicoletta, Rappresentante di Codici Crotone – deve far riflettere tutti. È emersa, ancora una volta, la grave carenza di un atto unitario europeo sulla migrazione. Nel territorio di Crotone, sin dal giugno 1999, è diventato operativo il Centro di Accoglienza di S. Anna ad Isola Capo Rizzuto, tutt’ora aperto. Al momento risulta Centro di Prima Accoglienza (CPA), ex art.9 D. Lgs. n. 142/2015. E proprio dal nostro territorio, dalla nostra regione può arrivare una risposta forte all’emergenza”.

L’obiettivo del Forum 

“La proposta che abbiamo presentato al Presidente della Repubblica – spiega Giacomelli – riguarda l’istituzione in Calabria di un Forum permanente europeo sui migranti. Una richiesta che punta a garantire la protezione di tutte le frontiere esterne, in particolare il tratto di mare in cui si è mosso il barcone protagonista della tragedia di Crotone. Il Forum è finalizzato a rafforzare e migliorare il ruolo dell’Unione Europea. L’obiettivo è rispondere in maniera più efficace alle attuali sfide della migrazione irregolare, come il traffico e la tratta di esseri umani e la violazione dei diritti umani”.

Di seguito il testo della lettera:

Illustrissimo Presidente della Repubblica Italiana, Onorevole Sergio Mattarella,

l’Associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino, Associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale degli interessi e dei diritti degli utenti e dei consumatori, iscritta nel CNCU, con profondo rammarico ma anche con grande speranza Le invia questa lettera in merito al naufragio avvenuto sulle coste crotonesi.

Sono sempre più numerosi i migranti che quotidianamente sono coinvolti in guerre, persecuzioni e povertà. Di fronte a queste gravi situazioni di sofferenze, tantissimi decidono di affrontare i pericoli dei lunghi percorsi in mare al fine di dare da persone libere un futuro ai propri familiari.

Gli stessi migranti, oltre alla gravità del rischio del percorso in mare e previ pagamenti, sono anche sottoposti alle violenze di criminali scafisti, trafficanti di esseri umani, che con crudeltà approfittano delle loro sofferenze vissute nei propri Paesi.

A gran voce sono state chieste, per anni, riforme che risolvessero questo nodo, senza mai riuscire a darne concretezza con idonee iniziative ed a debellare e sconfiggere la tratta dei migranti, non solo con un intervento legislativo europeo, ma con la sottoscrizione di accordi programmati tra tutti gli Stati Europei per garantire ai migranti ed ai loro familiari rotte sicure.

Il varo degli ultimi interventi legislativi ha affossato ancor più le decisioni intraprese, che sono divenute impraticabili non solo nelle discussioni istituzionali decisorie, ma con iniziative unilaterali che hanno allentato e complicato i soccorsi in mare.

Questa triste situazione sull’istituto della migrazione ha favorito ancora di più le lobby dei criminali con la violenza dello sfruttamento e dell’arricchimento, per poi giungere alla tragedia sulle coste calabresi di questi giorni, con decine di morti tra bambini, donne e uomini innocenti.

La situazione gravissima della tragedia di Crotone che risulta carente di un atto unitario europeo sulla migrazione deve far riflettere tutti e, secondo l’Associazione CODICI, presta il fianco ad interessi particolari come quelli degli scafisti, realtà intollerabile per la nostra democrazia.

Questa nostra missiva, in questo momento drammatico, è tesa a sconfiggere l’egoismo di gruppo e di potere per riuscire a generare una comunità che cammina insieme, capace di non lasciarsi contagiare dalla cultura dello scarto e della indifferenza, per far trionfare vicinanza e solidarietà in particolare al popolo dei migranti, che nella qualità di profugo fugge dal proprio Paese.

Si evidenzia che nel territorio di Crotone, sin dal giugno 1999, è diventato operativo il Centro di Accoglienza di S. Anna ad Isola Capo Rizzuto, tutt’ora aperto. Al momento risulta Centro di Prima Accoglienza (CPA), ex art.9 D. Lgs. n. 142/2015. 

Per tutto quanto sopra evidenziato, l’Associazione CODICI chiede alla S.V. Ill.ma di voler attivare ogni iniziativa utile presso gli organi preposti nazionali ed europei al fine di avviare in Calabria l’istituzione di un “Forum Permanente Europeo Migranti”.

Tale richiesta al fine di garantire la protezione di tutte le frontiere esterne, in particolare il tratto di mare in cui si è mosso il barcone protagonista della recente tragedia, che si è spiaggiato sulle coste crotonesi tra Mar Egeo e Mar Ionio in direzione Crotone, ove le navi umanitarie delle Ong non attraversano tale rotta.

Il “Forum Permanente Europeo Migranti” è finalizzato a migliorare la trasparenza di responsabilità per rafforzare il ruolo e migliorare la legislazione dell’UE così da rispondere in maniera migliore alle attuali sfide della migrazione irregolare, quali il traffico e la tratta di esseri umani e la violazione dei diritti umani.