Nell’ambito dell’attività di controllo, Ivass segnala 26 siti internet irregolari ed avvisa che le polizze ricevute dai clienti sono false ed i relativi veicoli non sono assicurati.
Di seguito i siti internet irregolari segnalati da Ivass:
https://www.agenziaeurofficeuno.it
https://www.agenzia-ricchi.it
https://agenziatirreno.com
https://assicuracompanies.it
https://www.assicurafacileonline.it
https://www.assicurativeloce.com
https://assicurautorca.jimdosite.com
www.assicurazioni-vittoria.it
http://www.assicuriamociora.it
https://fondebroker.webnode.it
https://hallyagenzy.webnode.it
www.insurancebrokersp.it
https://maglianoassicurazioni.webnode.it
https://90-broker.com
https://parkinsurance.webnode.it
https://prefesionalbroker.wixsite.com/online-1
https://primeassicura.webnode.it
https://prima56.webnode.it
https://prota-assicurazioni.com
https://rosatiassicurazione.com
https://www.temporaneeonline.com
www.tiberiabroker.it
https://www.tobyassicurazioni.it
https://torci-assicurazioni.com
https://unoassicura.com
https://visone-assi.it
Ivass consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito www.ivass.it:
- gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la r. c. auto e la r.c. natanti);
- il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea;
- l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione.
I siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare:
- i dati identificativi dell’intermediario;
- l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata;
- il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass.
I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulare polizze contraffatte.
Per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE) abilitatati ad operare in Italia, il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, l’indirizzo di posta elettronica, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.
Massima attenzione, quindi, quando si cerca l’assicurazione online. Le truffe sono sempre più frequenti, come quella del cosiddetto ghost broking. Un raggiro che a volta viene scoperto dalla vittima quando riceve una sanzione perché circola senza assicurazione. E così al danno si aggiunge anche la beffa.