Sabato scorso a Castelvetrano, nella bellissima cornice del Teatro Selinus da anni chiuso per lavori, si è tenuto, grazie all’iniziativa dell’associazione Codici, un convegno per discutere delle problematiche che la comunità presenta e della loro
possibile risoluzione.
L’incontro ha avuto una durata di oltre due ore e per i temi trattati, quali diritti e doveri del cittadino, è stato appassionante e molto seguito dalle persone presenti che hanno quasi interamente riempito la sala del teatro. L’avv. Giovanni Crimi, delegato di Codici e moderatore del convegno, ha evidenziato che l’incontro è stato organizzato a causa dell’appiattimento culturale, sociale ed economico che pervade Castelvetrano da moltissimi anni e della cappa di mafiosità che certa stampa addossa alla città per colpa di singoli criminali. Ha inoltre illustrato l’attività che le scuole di Castelvetrano hanno svolto nel corso degli anni con i progetti sulla legalità dando agli studenti la possibilità di conoscere il fenomeno mafioso e quindi di difendersi da esso.
Dopo i saluti del sindaco Enzo Alfano, di padre Undari in rappresentanza del Vescovo di Mazara del Vallo e dell’avv. Monica Di Bella quale delegata del presidente dll’Ordine degli avvocati di Marsala che si sono pure soffermati brevemente sul tema dell’incontro, il convegno è entrato nel vivo con la relazione del prof. Antonio La Spina, sociologo e scrittore di fama nazionale e già docente della Luiss, che si è prima soffermato sulle sue impressioni positive sulla nostra comunità per essere stato invitato nel corso degli anni più volte per discutere di legalità e successivamente ha affrontato il tema centrale dell’incontro parlando dei diritti e dei doveri di cui sono portatori sia i cittadini che le stesse Istituzioni e della necessità della loro concreta esplicazione per superare l’impasse in cui ci troviamo e per formare una comunità coesa e rispettosa della legalità. Poi il relatore, rispondendo ad alcuna domande, ha detto che il pieno esercizio dei diritti e adempimento dei doveri da parte dei cittadini e la piena efficienza della struttura statale e dei servizi alla collettività sicuramente toglierebbero tantissimo terreno fertile alla mafia e la renderebbe molto più debole.
Altri interventi molto interessanti hanno riguardato l’avvicinamento da parte di alcune madri alle Istituzioni e ai servizi sociali per evitare che i loro figli entrino a far parte del sistema mafioso e la volontà di tantissimi cittadini di Castelvetrano di non accettare, ritenendoli gravemente lesivi dell’immagine della città e della dignità dei cittadini che vi abitano, i servizi denigratori che certa stampa o televisione pubblicano mettendo in luce una falsa rappresentazione della realtà. Su questo argomento è stato richiesto espressamente l’intervento di Codici, anche a livello della presentazione di un’eventuale proposta di legge, per consentire ai singoli cittadini o alla comunità di tutelarsi per il danno subito da questi attacchi ingiustificati che danneggiano gravemente il tessuto sociale, economnico e culturale della collettività. Codici ha dato assicurazioni che l’argomento verrà affrontato per trovare una soluzione a tale questione che penalizza vieppiù la comunità, stanca ed avvilita prima per il connubio Castelvetrano-Matteo Messina Denaro ora per la volontà di qualche pseudo giornalista di voler fare di tutta l’erba un fascio.
Anche le relazioni dell’avv. Mariella Cardinale, volontario di Croce Rossa, e della dott.ssa Serafina Di Rosa, funzionario del Comune, sono state molto interessanti. La prima ha parlato delle finalità di Croce Rossa e del ruolo educativo che svolge,
soprattutto per i giovani, nelle collettività in cui opera e dell’attività che l’associazione svolge nel campo della salute e dell’assistenza ai vulnerabili, come migranti, ammalati o famiglie bisognose, mentre la seconda ha illustrato ciò che l’amministrazione comunale ha fatto o intende fare per la promozione del territorio, anche istituendo tavoli tecnici per discutere della progettualità futura coinvolgendo nell’iter ideativo e decisionale anche le categorie e le associazioni interessate.
Durante il convegno si è registrato un movimento di opinione che condanna fermamente e senza appello il fenomeno mafioso e che prende le distanze dai sodali che inquinano la vita sociale della nostra città. Il pubblico presente ha partecipato con grande interesse al convegno che ha trattato, con spirito propositivo, questioni di grande rilevanza sociale.
L’associazione Codici si augura che nei prossimi incontri in materia di legalità partecipino sempre più persone al fine di dare un maggior contributo alla crescita dell’intera comunità.