Una storia drammatica, che deve far riflettere.
Emergenza trascurata
È quella raccontata da TvA Vicenza e che vede protagonista un padre separato, costretto a vivere in auto da 8 mesi. Una vicenda che l’associazione Codici ha deciso di rilanciare per richiamare l’attenzione su un’emergenza trascurata, quella appunto dei padri separati.
I nuovi poveri
“Una storia che colpisce, ma che purtroppo non sorprende – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché non è un caso isolato. La separazione spesso ha conseguenze pesanti sul piano economico, oltre che a livello psicologico. Alle spese di mantenimento possono aggiungersi quelle per un nuovo alloggio nel caso in cui la casa venga assegnata alla madre ed è facile intuire cosa ciò può comportare, soprattutto quando la situazione lavorativa del padre è precaria. È per questo che da parte dei giudici è necessario un approccio che tenga conto di tutti gli aspetti che ruotano intorno ad un caso di separazione e per questo ci battiamo per una giustizia che tuteli non solo le madri, ma anche i padri, che troppo spesso e con troppa facilità subiscono sentenze ingiuste e dalle conseguenze pesantissime, sia sul piano psicologico che su quello economico, quando si ritrovano a dover sostenere spese che vanno ben al di là delle loro capacità economiche”.
Costretto a vivere in auto da 8 mesi
Il protagonista della storia raccontata da TvA Vicenza è un padre separato di Thiene. L’uomo, un cinquantenne, è costretto a vivere in auto da 8 mesi perché lo stipendio non gli permette di pagarsi un affitto, dovendo versare il mantenimento ai tre figli. Una situazione estremamente difficile, in quanto i problemi economici si riverberano anche sulle spese per il mangiare, senza tralasciare le condizioni di vita del dormire in macchina e la necessità di trovare un parcheggio che garantisca un minimo di riservatezza. Un vivere alla giornata che comporta tante sofferenze oltre che rinunce, a livello economico ed anche di affetti, pensando al rapporto con i figli. Una vicenda che si inserisce in un quadro drammatico, quello dei padri separati sempre più numerosi tra le fila dei nuovi poveri. Un aumento preoccupante ed incessante, alimentato dal caro bollette dopo il colpo durissimo inferto dalla pandemia.