Torna ad animarsi il dibattito sull’azione di classe.

Novità normative

Il prossimo 25 giugno entrerà in vigore una nuova normativa italiana, contenuta nel decreto legislativo n. 28 del 10 marzo 2023, e la novità in arrivo ha riaperto la discussione su un tema particolarmente sentito tra le associazioni dei consumatori, impegnate a rappresentare i diritti di tanti soggetti che vedono nella class action uno strumento di difesa utile e prezioso.

La class action resta su carta 

“Il problema – osserva Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è che si arriva a questa novità con una situazione tutt’altro che positiva, anzi a dirla tutta grave e preoccupante. Si discute tanto di futuro, si fanno analisi e dibattiti sulle normative italiane ed europee, ma forse bisognerebbe fissare l’attenzione sul presente. Dai dati in circolazione, che prendono in esame nello specifico il periodo che va dal 2010 al 2023, sono state incardinate 88 azioni ex articolo 140 bis del Codice del Consumo e di queste solo 27 sono state dichiarate ammissibili e 45 sono state dichiarate inammissibili. Il quadro peggiora con le azioni ex articolo 840 bis ss del Codice di Procedura Civile, in quanto nessuna delle 13 azioni incardinate è stata dichiarata ammissibile. Numeri che si commentano da soli e che dimostrano la disapplicazione dell’azione di classe. Un fatto grave, che danneggia i consumatori e le associazioni che li tutelano. Auspichiamo un cambio di rotta affinché l’azione di classe diventi finalmente uno strumento reale ed efficace, perché ce n’è veramente bisogno”.

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