Ci sono quattro strade per uscire dal sovraindebitamento.
Il servizio di composizione della crisi da sovraindebitamento
Il momento è difficile, ma non tutto è perduto. Questo il messaggio per chi è in sovraindebitamento. Una situazione che coinvolge sempre più soggetti, cittadini ed aziende, ma da cui è possibile uscire. Come? Attraverso le quattro procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento. Sono strumenti preziosi di cui si parla troppo poco e, forse, anche in maniera eccessivamente tecnica. Il risultato è che rimane un tema per addetti ai lavori invece di essere una soluzione nota a tutti e continuamente divulgata, vista la situazione difficile che coinvolge molte famiglie e tante imprese. Purtroppo, di fronte alle difficoltà economiche è facile gettare la spugna. Gli strumenti per liberarsi dai debiti ci sono. Bisogna reagire e, soprattutto, non vergognarsi. Lo diciamo in quanto la vergogna gioca un ruolo importante, è un freno alla richiesta di aiuto e così situazioni già precarie si complicano in maniera drammatica.
Le quattro procedure
La strada per tornare ad una vita normale c’è e passa dal servizio di composizione della crisi da sovraindebitamento. Ci sono quattro procedure: concordato minore, ristrutturazione dei debiti del consumatore, liquidazione controllata del sovraindebitato ed esdebitazione del debitore incapiente. Si tratta di strumenti giuridici importanti. Qualsiasi debitore può rivolgersi ad associazioni specializzate che seguono l’iter di accesso alle procedure presso organismi riconosciuti dal Ministero, creati per essere da ponte tra il debitore ed il giudice. Servono per assistere ed asseverare le posizioni, che possono essere ricostruite per dare un valore dignitoso alla vita del soggetto. L’importante, lo ribadiamo, è non pensare di risolvere il sovraindebitamento facendo altri debiti, ma reagire e chiedere aiuto.
La prevenzione
Basta anche una cartella esattoriale per rompere un equilibrio precario e spalancare le porte del sovraindebitamento. Il futuro è estremamente incerto e mai come in questo momento è fondamentale un atteggiamento oculato e prudente nella gestione delle risorse. La prevenzione è la migliore medicina. È in questo modo che si evita di finire in situazioni a rischio e di scivolare nel sovraindebitamento. Nel giro di pochi anni siamo stati travolti da emergenze dall’impatto devastante. Pensiamo agli effetti della pandemia, del caro bollette, della guerra in Ucraina.
Il peso dei debiti sul reddito
Oggi molte famiglie ed imprese, grandi e piccole, sono in difficoltà perché non si è data molta attenzione al peso dei debiti sul reddito, sperando di riuscire a gestirlo meglio in futuro. L’aumento del costo della vita, della spesa media mensile, delle utenze, l’inflazione che cresce: in un contesto del genere non è difficile trovarsi in affanno. Per rimediare si stravolge la gestione delle spese mensili, si fanno rinunce importanti, come l’uso dell’auto. C’è, però, un modo per evitare di arrivare a questo punto. È analizzare i debiti e le spese continue, che magari vengono sottovalutate, quando in realtà nel medio-lungo periodo possono incidere pesantemente. Più una persona si indebita e più si trova in una condizione di debolezza di fronte a qualsiasi evento. Quando, ad esempio, si viene contattati da una finanziaria che in maniera perentoria chiede di rientrare dalla posizione debitoria, è possibile che alcune persone non reggano la tensione e si lascino prendere dallo sconforto. Ecco, bisogna reagire, rialzare la testa e verificare la propria situazione, perché gli strumenti di aiuto ci sono.
L’aumento dei mutui
Nei casi trattati dall’associazione Codici spesso c’è un fattore che si ripete. Si tratta di un cambiamento improvviso che fa precipitare situazioni fino a quel momento all’apparenza facilmente gestibili. Un esempio? L’aumento dei mutui. Il quadro economico generale, tra incertezze e costi sempre più alti, sta giocando sicuramente un ruolo importante. Pensiamo solo agli effetti dei rialzi della Bce in termini di aumento dei tassi di interesse. Stando agli ultimi dati della Federazione Autonomi Bancari Italiani, nel nostro Paese ci sono 6,8 milioni di famiglie indebitate, circa il 25% del totale, e di queste 3,5 milioni hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Numeri che parlano da soli e che spiegano come si possa arrivare facilmente al sovraindebitamento.
La liquidazione controllata
Siamo molto legati al mattone, ma se i debiti sono superiori al valore della casa, allora è meglio liberarsi della casa così da poter ripartire, iniziare nuovamente ad avere una vita tranquilla. In questo senso, è utile la procedura della liquidazione controllata del patrimonio. Facciamo un esempio. Accendo un mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa, poi per ristrutturarla faccio dei debiti. A causa di eventi non prevedibili, non riesco più a pagare il mutuo. A quel punto inizia la fase esecutiva, ma per la parte non coperta dalla vendita dell’immobile resto comunque debitore nei confronti della banca, della finanziaria e dello Stato. Accedendo, invece, alla liquidazione controllata del patrimonio, metto a disposizione tutto il patrimonio per i creditori. Questo significa che con i miei beni e parte del reddito mi libero di tutti i debiti, in un periodo non superiore ai 3 anni, quando avviene l’esdebitazione. Si ritorna così ad avere una vita, risolvendo una situazione complicata.
La liquidazione dell’incapiente
Una speranza per chi ha perso tutto. È la liquidazione dell’incapiente, una delle quattro procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento. La liquidazione dell’incapiente è una procedura che si può fare una volta sola nella vita. Chi ha debiti e non ha nulla da destinare ai creditori, può essere dichiarato dal giudice esdebitato, ovvero libero dai debiti. Non deve avere patrimonio, deve essere spoglio di qualsiasi bene, e deve essere meritevole. Una famiglia numerosa mono reddito ed in affitto può rientrare in una situazione del genere. È chiaro che sono casi particolari e bisogna studiarli con attenzione, ma la possibilità per ripartire c’è. E questo vale anche per le imprese. Pensiamo al concordato minore. È un altro tipo di procedura, che permette di dare continuità aziendale e garantire il massimo rimborso per i creditori. Prevede tra l’altro il mantenimento dei posti di lavoro, quindi ha anche una funzione sociale tutt’altro che trascurabile.
Verifiche e requisiti
Gli Sportelli dell’associazione Codici sono a disposizione di chi si trova in sovraindebitamento per verificare con i propri esperti la strada migliore per uscire da una situazione economicamente difficile, studiando i casi ed i requisiti per accedere alle varie procedure.