Oggigiorno è sempre più facile cadere vittime di truffe online, spesso abbagliati dalle parole di un conoscente o da ciò che vediamo da una pagina o video online.
Il caso
Si crede realmente che a fronte di un investimento minimo, potremmo guadagnare il triplo in poco tempo e senza alcuno sforzo. Come ogni sistema di questo tipo, però, i nodi vengono presto al pettine. Questa era circa la pratica messa in atto dalla Nexyiu Italia Srl.
Il provvedimento del Tribunale
Dopo innumerevoli denunce e un’approfondita indagine delle Autorità, il Tribunale di Verona ha disposto la liquidazione giudiziale (ex procedura fallimentare) della società. La Guardia di Finanza di Verona, su ordine del Gip del Tribunale, ha proceduto al sequestro preventivo di diversi milioni di euro, corrispondenti all’ammontare delle imposte che si ipotizzano essere state evase dalla società.
Al fianco dei consumatori
“Era uno scenario che temevamo si sarebbe presto presentato – dichiara Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia – soprattutto visto che, nel corso dell’estate, la società aveva presentato un concordato preventivo nel tentativo di proseguire la propria attività. Abbiamo sperato fino all’ultimo che non si arrivasse alla liquidazione, ma purtroppo eccoci qua. Codici sta seguendo ormai da anni la vicenda Nexyiu. Abbiamo raccolto centinaia di segnalazioni e testimonianze di persone che hanno creduto alle promesse della società, abbiamo inviato diffide, presentato un esposto in Procura che attualmente è ancora in pendenza di indagini, abbiamo monitorato le denunce dei consumatori per verificare se queste avessero dato avvio a qualche procedimento e abbiamo anche provato ad avviare delle negoziazioni assistite nel tentativo di far recuperare agli utenti l’investimento fatto e le spettante dovute in qualità di collaboratore. Purtroppo, a tutti questi tentativi la Nexyiu ha risposto con un no secco. Nonostante questo nuovo colpo – continua Zanon – l’obiettivo è sempre quello di cercare di far riavere ai consumatori ciò che hanno investito”.
Ipotesi rimborsi
La situazione non è delle più semplici ed il curatore fallimentare nominato, l’avvocato Piazzola, avrà il difficile compito di analizzare la situazione contabile della società per comprendere se vi saranno margini per rimborsare, anche solo parzialmente, i vari creditori sia con diritto di prelazione che chirografi, cioè i consumatori. La prima udienza è fissata per il 31 gennaio 2024 ed è possibile presentare domanda di insinuazione al passivo entro il prossimo 29 dicembre 2023.
Assistenza
L’associazione è disponibile a fornire assistenza a tutti coloro che sono caduti vittima di questa truffa e a coloro i quali volessero procedere con la domanda di insinuazione al passivo. La delegazione Lombardia è disponibile a fornire assistenza scrivendo a [email protected] oppure chiamando i numeri 02.36503438. La sede nazionale è disponibile telefonando al numero 06.5571996 oppure scrivendo all’indirizzo [email protected].