Fine mercato tutelato, le associazioni dei consumatori del Cncu chiedono un incontro urgente al Ministro Pichetto Fratin

“La mancanza a tutt’oggi della prevista campagna di informazione capillare agli utenti, nonostante fosse già indicata dalla Legge del 2017 e da noi sollecitata ripetutamente, per mettere i consumatori al riparo da truffe e speculazioni al termine del mercato tutelato, ripropongono ad avviso delle associazioni dei consumatori del Cncu il problema dei tempi e delle modalità decisi per l’avvio della transizione al mercato libero e, soprattutto, la necessità di svolgere immediatamente tale campagna, convocando allo scopo una urgentissima riunione presso il Mase per avviarla quanto prima”.

Inizia così la nota a firma delle associazioni dei consumatori del Cncu Adoc, Adiconsum, Adusbef, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanza Attiva, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Udicon.

“L’urgenza è necessaria – prosegue la nota – anche al fine di recuperare tutte quelle misure di accompagnamento e di riordino, affinché la liberalizzazione diventi efficacemente un’opportunità per il mercato a beneficio e non un rischio per gli utenti.
Come più volte abbiamo evidenziato al Governo, serve adottare misure più robuste di accompagnamento al passaggio dal servizio di tutela al mercato libero, che impatterà su un rilevante numero di famiglie, comprese quelle che già ci si trovano oggi, spesso a loro insaputa o avendo subito, così come numerosissime volte abbiamo segnalato dall’Antitrust, delle pressioni commerciali indebite e speculative. Tali misure sono oltremodo necessarie rispetto alle rilevanti modifiche che in questi mesi hanno interessato il settore energetico. Inoltre, l’introduzione della categoria dei clienti vulnerabili ha generato confusione, soprattutto in considerazione della complessità delle regole circa l’applicazione dei dispositivi di tutela per loro, diversi per il gas e per l’energia elettrica”.

Di seguito le proposte delle associazioni:

  • assicurare un’informazione chiara e sintetica sulle regole di condotta e gli obblighi contrattuali degli operatori e sugli strumenti di tutela a disposizione dei consumatori, assicurando il ruolo centrale delle AACC del CNCU in tutti i territori;
  • allineare la modalità di tutela delle fasce deboli della popolazione e ridefinire le misure e le platee dei beneficiari dei bonus sociali per elettricità e gas, con riguardo anche alla possibile creazione di un Fondo contro la Povertà energetica;
  • modificare l’elenco venditori istituendo un vero Albo vigilato da Arera, per assicurare la qualità del servizio e la correttezza commerciale degli operatori nonché le sanzioni efficaci in caso di violazioni degli obblighi;
  • introdurre nuovi criteri di definizione dei prezzi di riferimento dell’energia e di salvaguardia anti-speculazione, dando pieni poteri all’autorità di determinare tempo per tempo congrui tetti massimi di oscillazione delle tariffe;
  • procedere con la progressiva traslazione alla fiscalità generale degli oneri di sistema impropri e la revisione strutturale del peso delle accise e dell’Iva;
  • intervenire rispetto alla repressione del teleselling e telemarketing aggressivi, principali fonti di attivazione di contratti non richiesti, prevedendo l’obbligo, in capo alle aziende energetiche beneficiarie di tali contratti, di risarcire gli utenti danneggiati, oltre l’applicazione di tutte misure previste nell’art.66 quinques del Codice del Consumo;
  • in coerenza con quanto definito nella sessione programmatica di Genova, sostenere le azioni delle AACC nel capillare lavoro di informazione sulla disciplina dell’autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche alla luce del decreto Mase in fase di pubblicazione.

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