Codici: da AdER un’altra beffa per i contribuenti nel caso del Cimitero Urbano di Latina

È arrivata la risposta dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione alla lettera dell’associazione Codici.

I dubbi sulle cartelle esattoriali

Una missiva in cui era stato sollevato il tema delle cartelle esattoriali fatte emettere da Ipogeo Latina Srl per ottenere il pagamento del canone di mantenimento del cimitero urbano di Latina e della mancanza dei requisiti di legge per accedere a detta procedura. E la replica è l’ennesima beffa per i contribuenti.

La replica di AdER 

“Siamo rimasti senza parole di fronte alla risposta di AdER – afferma Antonio Bottoni, Responsabile di Codici Latina –, perché quanto sostenuto solleva più di qualche perplessità. L’Agenzia sostiene che, nell’esercizio delle proprie competenze istituzionali, provvede alla riscossione dei ruoli formati e consegnati dai singoli enti creditori in conformità alla disciplina contenuta negli articoli 12 e 24 del DPR n. 602/1973, nonché nel DM 03.09.1999, n. 321, in cui non vi è traccia dell’attribuzione all’Agente della riscossione di alcun compito di verifica sulla legittimità dei ruoli emessi né, tantomeno, della prerogativa di non accettare i ruoli che le vengono affidati, salvi i soli casi tassativamente indicati dall’articolo 1, comma 1 e dall’articolo 2, comma 2 del citato DM n. 321/1999. Quale consegnataria dei ruoli ed incaricata di riscuoterli, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha esclusivamente l’onere di accertare la sussistenza, in astratto, dei presupposti riguardanti il potere in capo all’emittente di formare i ruoli o comunque che trattasi di entrata riscuotibile a mezzo ruolo ai sensi di legge. Tali verifiche riguardano l’esistenza della norma attributiva del potere in astratto e non il controllo sull’esercizio in concreto del medesimo potere. In estrema sintesi, AdER non avrebbe il dovere di verificare se il soggetto che chiede l’emissione di un ruolo esattoriale sia in possesso dei requisiti pretesi dalla legge oppure no. In questo modo si consente, di fatto, ad una Srl, composta da soggetti di natura privata, di accedere ad una procedura riservata per legge allo Stato, alle Regioni, alle Province ed ai Comuni, ed alle Società per azioni a partecipazione pubblica. Ma queste ultime solo dopo essersi munite sia dell’autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze che del Giudice di Pace, chiamato a verificare la legittimità della pretesa creditoria”.

Una beffa 

“Questa vicenda – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – fa emergere la perversione del sistema di riscossione in Italia. Nel solo tributario vige il principio di solidarietà, nel senso che l’Agenzia chiede i soldi a prescindere di chi è tenuto a pagare effettivamente. Ci sono numerosi privilegi di AdER che contrastano con il diritto del contribuente. Nella risposta che abbiamo ricevuto in merito al caso del Cimitero Urbano di Latina, il messaggio è che intanto si procede a riscuotere i soldi, poi si vedrà se l’ente ha torto o meno. Sinceramente non ci sembra un comportamento rispettoso dei contribuenti. Anche perché non mancano le cause in tal senso, a conferma della complessità del tema. Solo per fare un esempio, come associazione abbiamo una causa per una restituzione che va avanti da 10 anni. E questa è un’altra dimostrazione come poi per far valere i propri diritti ci si debba scontrare con i tempi lunghissimi della giustizia, mentre quelli per passare all’incasso sono velocissimi”.

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