Sportello legale per assistere chi ha subito danni dal 110, in particolare consumatori e piccole imprese.
Possibili contenziosi
“Il 31 dicembre 2023 – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è stato archiviato il più controverso incentivo statale della storia: il Superbonus 110. Gli strascichi di una vicenda connotata dalla sovrapposizione di normative contraddittorie stanno aprendo un capitolo di contenziosi. È per questo che abbiamo deciso di intervenire, fornendo supporto legale alle situazioni critiche che si stanno creando”.
Assistenza in tutta Italia
Lo sportello legale fornisce assistenza in tutta Italia, con le delegazioni locali pronte a raccogliere le segnalazioni che giungono dal territorio. “I problemi che si stanno affacciando sulla scena in questo inizio anno sono tanti – afferma l’avvocato Fausto Pucillo, Segretario di Codici Emilia-Romagna –. Parliamo di cittadini che hanno visto non conclusi i lavori entro il termine di legge, minacciati di dover sborsare somme ingenti, di imprese a rischio insolvenza per mancati incassi, di prezzi aumentati dal mercato ‘drogato’ dell’ultimo biennio, di soggetti spregiudicati che hanno invaso il mondo dell’edilizia senza possedere requisiti di professionalità, di banche ed intermediari che non erogano le cessioni del credito, di tecnici che hanno compiuto errori nella redazione degli incartamenti necessari o non hanno rispettato i termini. Tutto questo senza dimenticare i ritardi ed una burocrazia farraginosa. Temiamo che questo sia solo l’inizio di una situazione che rischia di diventare sempre più critica”.
Le testimonianze
“Stiamo seguendo diversi casi nella nostra regione – spiega l’avvocato Fausto Pucillo, Segretario di Codici Emilia-Romagna –, ma sono situazioni che si ripetono in tutta Italia. C’è il condominio che ha usufruito delle detrazioni per il rifacimento della facciata, ma a distanza di 2 anni i lavori non sono stati ancora ultimati. C’è la famiglia che è stata abbandonata dalla ditta, che, all’improvviso e senza motivo, ha chiuso il cantiere, salvo poi ripresentarsi a distanza di mesi proponendo di riprendere i lavori a cifre esorbitanti e senza alcuni degli interventi inizialmente concordati. Risultato: la famiglia ha messo mano ai propri risparmi facendo dei sacrifici ed ha completato i lavori a proprie spese per poter andare finalmente a vivere in quella casa. A proposito di sacrifici, c’è chi addirittura ha dovuto richiedere un mutuo aggiuntivo ed un prestito personale perché l’iter non è stato portato avanti in maniera corretta ed i lavori sono stati eseguiti male. Ce ne sono veramente tante di situazioni allucinanti, come quella di un cittadino che si ritrova un impianto fotovoltaico pronto ma inutilizzabile per problemi burocratici e intanto da mesi paga bollette a quattro cifre. Una galleria degli orrori che stiamo approfondendo per tutelare le vittime. I danni sono ingenti e non possono essere i cittadini a pagarli, perché non hanno nessuna responsabilità”.