Il Consiglio ed il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla direttiva relativa al diritto alla riparazione.
Prezzi e tempi di riparazione
L’obiettivo è quello di cambiare il rapporto che i consumatori hanno con i dispositivi elettronici di uso quotidiano. Il problema del costo e della disponibilità dei pezzi di ricambio ormai è noto, soprattutto in relazione ad elettrodomestici come lavatrici e frigoriferi. Quando un prodotto del genere riporta un guasto, si pensa a sostituirlo piuttosto che a farlo riparare, anche se il problema avviene nel corso di validità della garanzia legale. Questo modo di agire arreca un doppio danno che interessa l’ambiente, in quanto si producono rifiuti elettronici difficili da smaltire, ed il consumatore, che arriva a spendere di più per il nuovo acquisto rispetto a quanto avrebbe potuto richiedere un intervento di riparazione. E qui si inserisce la direttiva europea, che chiama in causa i produttori, ai quali viene richiesto di effettuare le riparazioni entro un tempo ragionevole ed a prezzi ragionevoli, incentivando così la riparazione del prodotto anziché l’acquisto di uno nuovo.
Garanzia aggiuntiva
Con queste nuove regole chi sceglierà la strada della riparazione avrà diritto a 12 mesi di garanzia aggiuntiva, che decorreranno dal momento in cui il prodotto verrà messo nuovamente in funzione. In attesa di definire in maniera più precisa il concetto di “prezzo ragionevole” e “tempistiche ragionevoli”, così da mettere il consumatore nelle condizioni di avere un quadro chiaro della situazione, c’è l’auspicio che le aziende facciano un ulteriore passo avanti verso l’economia circolare, estendendo le garanzie base dei prodotti a quelle componenti che spesso vengono invece escluse. Sarebbe un ulteriore incentivo a richiedere la riparazione.
Questo comunicato stampa rientra nell’ambito del progetto Circolo Virtuoso, finanziato dal MIMIT D.M. 6/5/2022 art. 5.