L’accesso alle cure mediche diventa sempre più un ostacolo per i cittadini marchigiani.
L’indagine
È quanto emerge da un’indagine di Facile.it e Prestiti.it, che evidenzia come le Marche siano la seconda regione in Italia per richieste di prestiti personali destinati a pagare le cure mediche. Nel 2023, il 5,14% dei finanziamenti richiesti nella regione è stato per coprire costi legati alla salute, con un aumento di quasi il 7% rispetto al 2022. La media nazionale si attesta invece al 4,70%.
I cittadini marchigiani sono costretti a indebitarsi per curarsi
L’importo medio dei prestiti richiesti è di 5.659 euro, a dimostrazione della gravità della situazione. Le lunghe attese per le prestazioni sanitarie nel sistema pubblico (circa 81 giorni al Centro Italia, secondo un’indagine di Facile.it e mUp Research) spingono i cittadini a rivolgersi alla sanità privata, con costi che non tutti possono permettersi.
Le donne sono le più colpite
Dall’analisi emerge che il 45,4% delle richieste di prestito per spese sanitarie proviene da donne, una percentuale nettamente superiore alla media generale (30,3%).
Un problema che richiede soluzioni urgenti
“La situazione è inaccettabile – denuncia Massimo Guido Conte, Segretario di Codici Ancona -. Le autorità regionali devono intervenire per ridurre i tempi di attesa nella sanità pubblica e rafforzare le strutture pubbliche, che stanno progressivamente smantellate. Non è possibile che i cittadini siano costretti a indebitarsi per curarsi”.
Le richiede per tutelare i cittadini
Codici Ancona chiede:
• Un piano per ridurre i tempi di attesa nella sanità pubblica.
• Maggiori investimenti nella sanità pubblica.
• Un sostegno economico per le famiglie che non possono permettersi le cure mediche.
La salute è un diritto fondamentale, non un lusso.
Note:
• I dati si basano su un’analisi di Facile.it e Prestiti.it di oltre 8.000 richieste di prestiti personali raccolte online dal 2022 al 2023 da utenti residenti nelle Marche.
• L’indagine di Facile.it e mUp Research è stata svolta tra il 5 e il 7 settembre 2023 su un campione di 1.011 individui in età compresa tra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana residente sull’intero territorio nazionale.